Accordo preventivo sui prezzi di trasferimento (Advance Pricing Arrangement – APA)
È un accordo che fissa, prima della realizzazione delle transazioni tra imprese associate, un insieme appropriato di criteri (riguardanti, per esempio, il metodo di calcolo, gli elementi comparabili, le rettifiche appropriate da apportare, le assunzioni critiche in relazione a eventi futuri) per la determinazione dei prezzi di trasferimento applicati a quelle transazioni con riferimento ad un determinato periodo di tempo. Un accordo preventivo sui prezzi di trasferimento può essere unilaterale quando vi partecipa solo un’amministrazione fiscale e un contribuente o multilaterale quando implica l’accordo di due o più amministrazioni fiscali.
Accordo sulla ripartizione dei costi (Cost contribution arrangement – CCA)
Un accordo sulla ripartizione dei costi è un accordo contrattuale definito tra imprese per condividere gli oneri e i rischi connessi allo sviluppo, alla produzione o al conseguimento di beni immateriali, beni materiali o servizi con la finalità che tali beni, tangibili o intangibili, o servizi dovrebbero creare vantaggi per la singola attività economica di ciascuno dei partecipanti.
Aggiustamento compensativo (Compensating adjustment)
Aggiustamento nell’ambito del quale il contribuente dichiara ai fini fiscali un prezzo di trasferimento che, a suo parere, è un prezzo di libera concorrenza per una transazione tra parti associate, anche se tale prezzo è diverso da quello effettivamente pattuito tra imprese associate. L’aggiustamento è effettuato prima della presentazione della dichiarazione dei redditi.
Analisi del contributo (Contribution analysis)
Un’analisi utilizzata nel metodo di ripartizione dell’utile secondo la quale gli utili complessivi derivanti da transazioni controllate sono divisi tra le imprese associate in base al valore relativo delle funzioni svolte (prendendo in considerazione i beni utilizzati e i rischi assunti) da ognuna delle imprese associate partecipanti a tali transazioni, integrati per quanto possibile da dati esterni di mercato, che indicano in quale modo imprese indipendenti avrebbero diviso gli utili in circostanze simili.
Analisi del residuo (Residual analysis)
Un’analisi utilizzata nel metodo di ripartizione dell’utile secondo la quale gli utili complessivi derivanti dalle transazioni controllate sono ripartiti in due fasi. Nella prima fase, a ogni partecipante viene attribuito un utile sufficiente a consentirgli di ricevere una remunerazione di base appropriata al tipo di transazione posta in essere. Di solito, la remunerazione di base si determina prendendo come riferimento le remunerazioni di mercato ottenute da imprese indipendenti per transazioni simili. Di conseguenza, la remunerazione di base non prende generalmente in considerazione la remunerazione generata da beni unici e di valore rilevante detenuti dai partecipanti alla transazione. Nella seconda fase, l’utile residuo (o la perdita residua) che rimane dopo la ripartizione effettuata durante la prima fase andrebbe ripartita tra le parti in base ad un’analisi dei fatti e delle circostanze che potrebbe indicare in quale modo questo importo residuo sarebbe stato ripartito tra imprese indipendenti.
Analisi di comparabilità (Comparability analysis)
Un confronto tra una transazione posta in essere tra imprese associate, da una parte, e una o più transazioni tra imprese indipendenti, dall’altra. Questi due tipi di transazioni sono comparabili se non esistono differenze che potrebbero influenzare in modo sostanziale i fattori di cui tener conto nella metodologia (per esempio, il prezzo o il margine) oppure se è possibile effettuare aggiustamenti ragionevolmente accurati per eliminare gli effetti materiali di tali differenze.
Analisi funzionale (Functional analysis)
L’analisi ha lo scopo di identificare le attività economicamente significative e le responsabilità assunte, i beni usati o forniti e i rischi assunti dalle parti nelle transazioni poste in essere.
Attività degli azionisti (Shareholders activity)
Un’attività svolta da un membro di un gruppo multinazionale (di solito la società madre o una holding regionale) esclusivamente in ragione della partecipazione nel capitale di uno o più membri del gruppo, cioè a causa della sua qualità di azionista.
Bene immateriale connesso ad attività di marketing (Marketing intangible)
Un bene immateriale (ai sensi del paragrafo 6.6) connesso ad attività di marketing, che contribuisce allo sfruttamento commerciale di un prodotto o di un servizio e/o ha un valore promozionale importante per il prodotto in questione. A seconda del contesto, il bene immateriale connesso ad attività di marketing può includere, per esempio, marchi commerciali, nomi commerciali, liste clienti, relazioni con la clientela, la disponibilità di informazioni di mercato e sulla clientela che sono usati o contribuiscono all’attività di marketing e di vendita di beni o servizi ai clienti.
Bene immateriale connesso ad attività di vendita (Trade intangible)
Un bene immateriale diverso dal bene immateriale connesso ad attività di marketing.
Compensazione intenzionale (Intentional set-off)
Un beneficio fornito da un’impresa associata a un’altra impresa associata del gruppo che è deliberatamente compensata in una certa misura da benefici diversi ricevuti in cambio da questa impresa.
Contributi unici e di rilevante valore (Unique and valuable contributions)
I contributi (ad esempio le funzioni svolte o i beni utilizzati o conferiti) saranno “unici e di rilevante valore” nei casi in cui (i) non sono paragonabili ai contributi forniti da parti non controllate in circostanze comparabili e (ii) rappresentano una fonte fondamentale di benefici economici effettivi o potenziali derivanti dalle operazioni aziendali.
Costi diretti (Direct costs)
Costi specificamente sostenuti per la produzione di un bene o per la prestazione di un dato servizio, come i costi delle materie prime.
Costi indiretti (Indirect costs)
Costi di produzione di un bene o di un servizio che, anche se strettamente collegati al processo di produzione, possono essere comuni a vari prodotti o servizi (per esempio i costi legati al servizio manutenzione che si occupa degli impianti utilizzati per produrre vari prodotti).
Intervallo di prezzi di libera concorrenza (Arm’s length range)
Un intervallo di prezzi accettabili per determinare se le condizioni di una transazione tra imprese associate siano a condizioni di libera concorrenza; tale intervallo è calcolato sia applicando lo stesso metodo di determinazione del prezzo di trasferimento a più dati comparabili sia applicando diversi metodi di determinazione del prezzo di trasferimento.
Gruppo multinazionale (Multinational enterprise group – MNE group)
Gruppo di imprese associate che possiede stabilimenti aziendali in due o più Paesi.
Impresa multinazionale (Multinational enterprise – MNE)
Un’impresa che fa parte di un gruppo multinazionale.
Imprese associate (Associated enterprises)
Due imprese sono considerate imprese associate se una delle imprese soddisfa le condizioni dell’articolo 9, commi 1a) o 1b), del Modello di Convenzione fiscale OCSE rispetto all’altra impresa.
Imprese indipendenti (Independent enterprises)
Due imprese sono indipendenti una rispetto all’altra se non sono associate.
Indicatore di utile netto (Net profit indicator)
Il rapporto tra l’utile netto e una base appropriata (come i costi, le vendite, i beni). Il metodo del margine netto della transazione è basato sul confronto tra un indicatore di utile netto appropriato per la transazione tra imprese associate e lo stesso indicatore di utile netto per transazioni comparabili tra imprese indipendenti.
Margine del prezzo di rivendita (Resale price margin)
Un margine che rappresenta l’importo che consentirebbe al rivenditore di coprire i suoi costi di vendita e le altre spese operative e, alla luce delle funzioni svolte (considerando i beni utilizzati e i rischi assunti), realizzare un utile appropriato.
Metodo basato sull’utile delle transazioni (Transactional profit method)
Metodo di determinazione dei prezzi di trasferimento che consiste nell’esaminare gli utili derivanti da particolari transazioni controllate di una o più imprese associate partecipanti a quelle transazioni.
Metodo del confronto di prezzo (metodo CUP: Comparable Uncontrolled Price method)
Metodo di determinazione del prezzo di trasferimento che consiste nel confrontare il prezzo richiesto per beni o servizi trasferiti in una transazione tra parti associate con il prezzo richiesto per beni o servizi trasferiti in una transazione comparabile tra imprese indipendenti in circostanze comparabili.
Metodo del costo maggiorato (Cost plus method)
Metodo di determinazione dei prezzi di trasferimento che utilizza i costi sostenuti dal fornitore dei beni (o dei servizi) in una transazione tra imprese associate. A tale costo viene aggiunto un ricarico appropriato sui costi, per ottenere un utile adeguato alla luce delle funzioni esercitate (considerati i beni utilizzati e i rischi assunti) e delle condizioni di mercato. Il risultato raggiunto dopo aver sommato il ricarico ai costi summenzionati può essere considerato come un prezzo di libera concorrenza della transazione iniziale tra imprese associate.
Metodo del margine netto della transazione (Transactional net margin method)
Metodo basato sull’utile della transazione che consiste nell’esaminare il margine di utile netto relativo ad una base appropriata (come i costi, le vendite, i beni) realizzato da un contribuente in una transazione tra imprese associate (o in transazioni che risulti opportuno aggregare secondo i principi presentati nel Capitolo III).
Metodo del prezzo di rivendita (Resale price method)
Metodo di determinazione del prezzo di trasferimento basato sul prezzo al quale un prodotto acquistato presso un’impresa associata è rivenduto a un’impresa indipendente. A tale prezzo di rivendita viene sottratto il margine sul prezzo di rivendita. L’importo rimasto dopo aver sottratto il margine lordo del prezzo di rivendita può essere considerato, in seguito alla rettifica per altri costi associati all’acquisto del prodotto (ad esempio dazi doganali), come un prezzo di libera concorrenza per il trasferimento originario del bene tra le imprese associate.
Metodo di imputazione diretta (Direct-charge method)
Metodo di addebito diretto per specifici servizi infragruppo che si rifà ad una base di calcolo chiaramente identificata.
Metodo di imputazione indiretta (Indirect-charge method)
Metodo di addebito indiretto per specifici servizi infragruppo sulla base di metodi d’imputazione e di ripartizione dei costi.
Metodo di ripartizione dell’utile (Profit split method)
Metodo basato sull’utile delle transazioni che consiste nell’identificare l’utile complessivo che deve essere ripartito tra le imprese associate sulla base di una transazione posta in essere tra le stesse (o a transazioni che è opportuno aggregare secondo i principi presentati nel Capitolo III) e nel ripartire in seguito tali utili tra le imprese associate fondandosi su un metodo valido economicamente, che si avvicina alla ripartizione degli utili che sarebbe stata prevista in un accordo concluso in base al principio di libera concorrenza.
Metodi tradizionali basati sulla transazione (Traditional transaction methods)
Si tratta del metodo del confronto di prezzo, del metodo del prezzo di rivendita e del metodo del costo maggiorato.
Pagamento da parte del soggetto entrante (Buy-in payment)
Pagamento effettuato da un nuovo partecipante nell’ambito di un accordo sulla ripartizione dei costi già esistente per ottenere una partecipazione ai risultati derivanti dall’accordo anteriori a tale ingresso.
Pagamento da corrispondere al soggetto uscente (Buy-out payment)
Indennità che un partecipante, il quale si ritira da un accordo sulla ripartizione dei costi già in vigore, può ricevere dagli altri partecipanti per una effettiva cessione della sua partecipazione ai risultati delle attività passate di tale accordo.
Principio di libera concorrenza (Arm’s length principle)
Il principio internazionale che i Paesi membri dell’OCSE hanno stabilito debba essere utilizzato a fini fiscali per la determinazione dei prezzi di trasferimento. Tale principio è esposto nell’articolo 9 del Modello di Convenzione fiscale dell’OCSE nei seguenti termini: “Nel caso in cui le due imprese, nelle loro relazioni commerciali o finanziarie, siano vincolate da condizioni, convenute o imposte, diverse da quelle che sarebbero state convenute tra imprese indipendenti, gli utili che, in mancanza di tali condizioni, sarebbero stati realizzati da una delle imprese, ma che, a causa di dette condizioni, non sono stati realizzati, possono essere inclusi negli utili di questa impresa e tassati di conseguenza”.
Pagamento compensativo (Balancing payment)
Pagamento effettuato normalmente da uno o più partecipanti a un altro partecipante per adeguare le quote di contribuzione dei partecipanti e che permette di aumentare il valore della contribuzione del pagatore e di diminuire il valore della contribuzione del percettore di una somma pari all’ammontare di tale pagamento.
Redditività attesa (Profit potential)
Si tratta degli utili futuri attesi. In alcuni casi il potenziale di profitto può comprendere le perdite. Il concetto di “redditività attesa” è spesso utilizzato a fini valutativi, per determinare una remunerazione di libera concorrenza a fronte di un trasferimento di beni immateriali o di un’attività, o per calcolare un indennizzo di libera concorrenza per la risoluzione o per una rinegoziazione sostanziale di accordi esistenti, quando risulta che tale remunerazione o tale indennizzo sarebbero stati posti in essere tra imprese indipendenti in circostanze comparabili.
Procedure amichevoli (Mutual agreement procedures)
Un mezzo che permette all’amministrazione fiscale di consultarsi per risolvere le controversie riguardanti l’applicazione delle convenzioni contro la doppia imposizione. Tale procedura, descritta e autorizzata dall’articolo 25 del Modello di Convenzione fiscale OCSE, può essere utilizzata per eliminare la doppia imposizione che potrebbe derivare da una rettifica del prezzo di trasferimento.
Rettifica corrispondente (Corresponding adjustment)
Rettifica del carico fiscale dell’impresa associata stabilita in uno Stato contraente, effettuata dall’amministrazione fiscale di tale giurisdizione, per tener conto di una rettifica primaria realizzata dall’amministrazione fiscale di un altro Stato contraente in modo da ottenere un’allocazione coerente degli utili tra le due giurisdizioni.
Rettifica primaria (Primary adjustment)
Rettifica dell’utile imponibile di una società effettuata in uno Stato contraente in seguito all’applicazione del principio di libera concorrenza a transazioni che coinvolgono un’impresa associata in un altro Stato contraente.
Rettifica secondaria (Secondary adjustment)
Una rettifica che deriva dall’applicazione di un’imposta a una transazione secondaria.
Ricarico sui costi (Cost plus mark-up)
Un ricarico determinato rispetto ai margini calcolati in base ai costi diretti e indiretti sostenuti da un fornitore di beni o servizi nell’ambito di una transazione.
Ripartizione globale secondo una formula prestabilita (Global formulary apportionment)
Un approccio per la ripartizione degli utili globali di un gruppo multinazionale su base consolidata tra imprese associate nei vari Paesi secondo una formula prestabilita.
Servizio infragruppo (Intra-group service)
Attività (per esempio amministrativa, tecnica, finanziaria, commerciale ecc.) per la quale un’impresa indipendente sarebbe stata disposta a pagare o che avrebbe esercitato per conto proprio.
Servizi “su richiesta” (“On call” services)
Servizi forniti dalla società madre o da un centro di servizi del gruppo, che sono disponibili in ogni momento per i membri di un gruppo multinazionale.
Transazione comparabile (tra parti indipendenti) (Comparable uncontrolled transaction)
Una transazione comparabile è una transazione tra due parti indipendenti che è comparabile alla transazione tra imprese associate in esame. Può trattarsi di una transazione comparabile tra un partecipante alla transazione tra imprese associate e una parte indipendente (“comparabile interno”) o tra due imprese indipendenti, nessuna delle quali partecipa alla transazione tra parti associate (“comparabile esterno”).
Transazione secondaria (Secondary transaction)
Una transazione conseguente a una rettifica primaria, considerata come transazione occulta da alcuni Paesi ai sensi della loro normativa interna, al fine di rendere coerente l’allocazione effettiva degli utili con la rettifica primaria. La transazione secondaria può assumere la forma di dividendi occulti, conferimenti occulti di capitale o finanziamenti occulti.
Transazioni tra imprese associate (Controlled transactions)
Transazioni tra due imprese che sono associate l’una all’altra.
Transazioni tra parti indipendenti (Uncontrolled transactions)
Transazioni tra due imprese che sono imprese indipendenti l’una rispetto all’altra.
Utili lordi (Gross profits)
L’utile lordo di una transazione industriale o commerciale è pari all’importo calcolato deducendo dai ricavi lordi della transazione i relativi acquisti o i costi di produzione corrispondenti alle vendite, con le dovute rettifiche per aumenti o riduzioni delle scorte, ma senza tener conto di altre spese.
Verifiche fiscali simultanee (Simultaneous tax examinations)
Una verifica fiscale simultanea, come definita nella parte A del Modello di Accordo OCSE sulle verifiche fiscali simultanee, è un “accordo per il quale due o più parti convengono di verificare simultaneamente e in maniera indipendente, ognuna sul suo territorio, la situazione fiscale di uno o più contribuenti che presentino per questi Stati un interesse comune o collegato con lo scopo di scambiare ogni utile informazione così ottenuta”.