Si veda il Capitolo III, sezione A.6, delle presenti linee guida per indicazioni generali sugli aggiustamenti di comparabilità. Le assunzioni riguardanti gli accordi conformi al principio di libera concorrenza sono riportate nei seguenti esempi a soli fini illustrativi e, pertanto, non dovrebbero stabilire norme in materia di aggiustamenti e di accordi basati sul principio di libera concorrenza in casi reali o in settori particolari. Tali assunzioni tentano di illustrare l’uso dei principi contenuti nelle sezioni delle linee guida ai quali si riferiscono, ma saranno i fatti e le circostanze particolari del caso di specie a determinare la loro applicazione nella pratica. L’esempio è riportato a soli fini illustrativi, poiché si tratta di uno dei metodi di calcolo di tale aggiustamento, ma non necessariamente l’unico. Inoltre, i commenti riportati qui di seguito riguardano l’applicazione di un metodo del margine netto della transazione in situazioni in cui, tenuto conto dei fatti e delle circostanze del caso di specie e, in particolare, dell’analisi di comparabilità (ivi compresa l’analisi funzionale) della transazione e dell’esame dei dati disponibili su comparabili tra parti indipendenti, tale metodo si rivela il più adeguato. |
Introduzione
1. Questo semplice esempio mostra come procedere a un aggiustamento per tener conto delle differenze nei livelli di capitale circolante netto tra una parte sottoposta a test (TestCo) e un comparabile (CompCo). Si vedano i paragrafi 3.47-3.54 delle presenti Linee Guida per indicazioni generali sugli aggiustamenti di comparabilità. Gli aggiustamenti del capitale circolante netto possono essere giustificati quando si applica il metodo del margine netto della transazione. Nella pratica, tali aggiustamenti sono generalmente effettuati quando si applica un metodo del margine netto della transazione, sebbene potrebbero essere applicabili anche per i metodi del costo maggiorato o del prezzo di rivendita. Gli aggiustamenti del capitale circolante netto dovrebbero essere presi in considerazione unicamente quando consentono di migliorare l’affidabilità dei comparabili ed è possibile effettuare aggiustamenti ragionevolmente accurati. Non dovrebbero essere effettuati automaticamente e non dovrebbero essere automaticamente accettati dall’amministrazione fiscale.
Perché effettuare un aggiustamento di capitale circolante netto?
2. In un contesto concorrenziale, il denaro ha un valore correlato al tempo. Se una società concede un termine di pagamento a 60 giorni, il prezzo delle merci deve essere uguale al prezzo corrispondente al pagamento immediato più 60 giorni di interesse su tale prezzo. Nel concedere crediti verso clienti di importo elevato, un’impresa consente ai clienti termini di pagamento relativamente estesi. Si dovrebbe ricorrere a prestiti di denaro per finanziare le condizioni di pagamento e/o sostenere una riduzione dell’importo delle eccedenze di cassa che altrimenti potrebbero essere a disposizione per l’investimento. In un contesto concorrenziale, il prezzo dovrebbe quindi includere un elemento che rifletta tali termini di pagamento e compensi l’effetto di tali scadenze.
3. L’opposto si applica ai debiti verso fornitori maggiormente rilevanti. Nel contrarre debiti verso fornitori di importo elevato, una società usufruisce di termini di pagamento relativamente lunghi da parte dei fornitori. Si dovrebbe chiedere meno denaro in prestito per finanziare i propri acquisti e/o usufruire di un aumento della liquidità disponibile per investire. In un contesto concorrenziale, il costo delle merci vendute dovrebbe quindi includere un elemento che rifletta tali termini di pagamento e compensi l’effetto di tali scadenze.
4. Un’impresa che mantiene livelli elevati di magazzino dovrebbe ricorrere a prestiti di denaro per finanziare l’acquisto oppure ridurre l’importo dell’eccedenza di cassa che è in grado di investire. Da notare che il tasso d’interesse può essere influenzato dalla struttura di finanziamento (ad esempio, quando l’acquisto delle scorte in magazzino è finanziato in parte da capitale proprio) o dal rischio associato al possesso di particolari tipi di scorte in magazzino.
5. Effettuare un aggiustamento del capitale circolante netto è un tentativo di correggere le differenze legate al valore del denaro nel tempo tra la parte sottoposta a test e i potenziali comparabili, in base all’ipotesi che tale differenza dovrebbe riscontrarsi negli utili. Il ragionamento sottostante è il seguente:
- una società avrà bisogno di un finanziamento per coprire il periodo di tempo compreso tra il momento in cui ha investito denaro (effettua i pagamenti ai fornitori) e il momento in cui raccoglie i frutti del suo investimento (riceve i pagamenti dai clienti);
- questo periodo di tempo è calcolato come segue: periodo necessario per vendere le scorte in magazzino ai clienti + periodo necessario per ricevere i pagamenti dei clienti – termine concesso per il pagamento dei debiti ai fornitori.
6. Procedura di calcolo degli aggiustamenti del capitale circolante netto:
- identificare le differenze nei livelli di capitale circolante netto. In generale, i crediti commerciali, il magazzino e i debiti commerciali sono le tre voci considerate. Il metodo del margine netto della transazione è applicato rispetto a una base appropriata, ad esempio i costi, le vendite o i beni (si veda il paragrafo 2.64 delle Linee Guida). Se le vendite costituiscono la base appropriata, allora tutte le differenze nei livelli di capitale circolante netto dovrebbero essere misurate rispetto ad esse;
- calcolare il valore delle differenze nei livelli di capitale circolante netto tra la parte sottoposta a test e il comparabile corrispondente in funzione della base ritenuta adeguata e determinare il valore del denaro nel tempo applicando un tasso di interesse appropriato;
- correggere il risultato per riflettere le differenze nei livelli di capitale circolante netto. Nell’esempio seguente, il risultato del comparabile è corretto per riflettere i livelli di capitale circolante netto della parte sottoposta a test. Calcoli alternativi permetteranno di correggere i risultati della parte sottoposta a test per riflettere i livelli di capitale circolante netto del comparabile o correggere i risultati sia della parte presa in esame che del comparabile per riflettere un capitale circolante netto uguale a “zero”.
Esempio pratico di calcolo degli aggiustamenti del capitale circolante netto
7. Il calcolo seguente è ipotetico. Mira solo a dimostrare come può essere calcolato un aggiustamento del capitale circolante netto.
TestCo | Anno 1 | Anno 2 | Anno 3 | Anno 4 | Anno 5 |
Vendite | $ 179,5m | $ 182,5m | $ 187m | $ 195m | $ 198m |
Risultato ante oneri finanziari e imposte (EBIT) | $ 1,5m | $ 1,83m | $ 2,43m | $ 2,54m | $ 1,78m |
EBIT/Vendite (%) | 0,8% | 1% | 1,3% | 1,3% | 0,9% |
Capitale circolante netto (alla fine dell’anno)[1] | |||||
Crediti commerciali (CC) | $ 30m | $ 32m | $ 33m | $ 35m | $ 37m |
Magazzino (M) | $ 36m | $ 36m | $ 38m | $ 40m | $ 45m |
Debiti commerciali (DC) | $ 20m | $ 21m | $ 26m | $ 23m | $ 24m |
CC + M – DC | $ 46m | $ 47m | $ 45m | $ 52m | $ 58m |
(CC + M – DC)/Vendite | 25,6% | 25,8% | 24,1% | 26,7% | 29,3% |
CompCo | Anno 1 | Anno 2 | Anno 3 | Anno 4 | Anno 5 |
Vendite | $ 120,4m | $ 121,2m | $ 121,8m | $ 126,3m | $ 130,2m |
Risultato ante oneri finanziari e imposte (EBIT) | $ 1,59m | $ 3,59m | $ 3,15m | $ 4,18m | $ 6,44m |
EBIT/Vendite (%) | 1,32% | 2,96% | 2,59% | 3,31% | 4,95% |
Capitale circolante netto (alla fine dell’anno) | |||||
Crediti commerciali (CC) | $ 17m | $ 18m | $ 20m | $ 22m | $ 23m |
Magazzino (M) | $ 18m | $ 20m | $ 26m | $ 24m | $ 25m |
Debiti commerciali (DC) | $ 11m | $ 13m | $ 11m | $ 15m | $ 16m |
CC + M – DC | $ 24m | $ 25m | $ 35m | $ 31m | $ 32m |
(CC + M – DC)/Vendite | 19,9% | 20,6% | 28,7% | 24,5% | 24,6% |
Aggiustamenti al capitale circolante netto | Anno 1 | Anno 2 | Anno 3 | Anno 4 | Anno 5 |
TestCo (CC + M – DC)/Vendite | 25,6% | 25,8% | 24,1% | 26,7% | 29,3% |
CompCo (CC + M – DC)/Vendite | 19,9% | 20,6% | 28,7% | 24,5% | 24,6% |
Differenza (D) | 5,7% | 5,1% | -4,7% | 2,1% | 4,7% |
Tasso di interesse (i) | 4,8% | 5,4% | 5,0% | 5,5% | 4,5% |
Aggiustamento (D * i) | 0,27% | 0,28% | -0,23% | 0,12% | 0,21% |
CompCo EBIT/Vendite (%) | 1,32% | 2,96% | 2,59% | 3,31% | 4,95% |
Capitale circolante netto corretto [CompCo EBIT/Vendite(%)] | 1,59% | 3,24% | 2,35% | 3,43% | 5,16% |
8. Alcune osservazioni:
- un problema che si pone nell’effettuare aggiustamenti del capitale circolante netto riguarda il momento in cui i crediti, il magazzino e i debiti della parte sottoposta a test e dei comparabili sono confrontati. L’esempio sopramenzionato confronta i loro livelli nell’ultimo giorno dell’esercizio. Tuttavia, non è necessariamente una buona scelta se tale data non fornisce un livello rappresentativo del capitale circolante netto dell’anno. In tali casi, si potrebbero utilizzare delle medie, se riflettono meglio il livello di capitale circolante netto dell’anno;
- un problema più rilevante nella formazione degli aggiustamenti del capitale circolante netto riguarda la selezione dell’appropriato tasso (tassi) di interesse da applicare. Il tasso (o tassi) dovrebbe essere generalmente determinato con riferimento al tasso (o tassi) di interesse applicabile a un’impresa commerciale che opera sullo stesso mercato della parte sottoposta a test. Nella maggior parte dei casi sarà appropriato un tasso di interesse sui prestiti commerciali. Se il saldo del capitale circolante netto della parte sottoposta a test è negativo (cioè Debiti > Crediti + Magazzino), può essere appropriato utilizzare un altro tasso d’interesse. Il tasso utilizzato nell’esempio di cui sopra riflette il tasso a cui la TestCo può ottenere un prestito sul mercato locale. Questo esempio suppone anche che lo stesso tasso d’interesse sia appropriato per debiti, crediti e magazzino, ma questo non è necessariamente ciò che avviene nella realtà. Laddove diversi tassi di interesse risultino appropriatamente applicabili a singole classi di attività o passività, il calcolo può essere notevolmente più complesso di quello mostrato sopra;
- gli aggiustamenti del capitale circolante netto hanno lo scopo di migliorare l’affidabilità dei comparabili. Occorre chiarire se si debba procedere agli aggiustamenti se si osserva che i risultati di alcuni comparabili possono essere corretti in modo affidabile, mentre i risultati di altri comparabili non possono esserlo.
[1] Si veda il commento al paragrafo 8.