Esempio 1

1. Premiere è la società madre di un gruppo multinazionale. La società S è una filiale interamente posseduta da Premiere nonché entità del gruppo Premiere. Premiere finanzia l’attività di ricerca e sviluppo e svolge la funzione di ricerca e sviluppo a sostegno delle proprie attività. Quando le attività di ricerca e sviluppo danno origine ad invenzioni brevettabili, è prassi del gruppo Premiere cedere tutti i diritti relativi a tali invenzioni alla società S al fine di centralizzare e semplificare la gestione globale dei brevetti. Tutte le registrazioni dei brevetti sono effettuate e rinnovate dalla società S a proprio nome.

2. La società S impiega tre avvocati per svolgere l’attività di amministrazione del brevetto e non ha altri dipendenti, non svolge né controlla alcuna attività di ricerca e sviluppo del gruppo Premiere, non ha personale tecnico dedicato alla ricerca e sviluppo e non sostiene alcuna spesa di ricerca e sviluppo del gruppo Premiere. Le principali decisioni in materia di tutela dei brevetti sono assunte dalla direzione di Premiere, previa consulenza dei dipendenti della società S. È la direzione di Premiere, e non i dipendenti della società S, a prendere tutte le decisioni in merito alla concessione delle licenze dei brevetti del gruppo sia a società indipendenti sia ad imprese associate.

3. Per ogni cessione di diritti da Premiere alla società S, questa effettua un pagamento a Premiere del valore nominale di EUR 100 a fronte della cessione dei diritti di un’invenzione brevettabile e, come condizione specifica della cessione, concede contestualmente a Premiere una licenza di brevetto esclusiva, non soggetta a royalty, con pieno diritto a concederla in sub-licenza, per l’intera durata del brevetto da registrare. I pagamenti nominali della società S a Premiere sono effettuati al solo fine di rispettare i requisiti tecnici previsti dalla legge sui contratti in materia di cessioni e, ai fini di tale esempio, si suppone che essi non corrispondono a un pagamento di libera concorrenza per la cessione dei diritti sulle invenzioni brevettabili. Premiere utilizza le invenzioni brevettate nella produzione e nella vendita in tutto il mondo dei suoi prodotti e occasionalmente concede i diritti di brevetto in sub-licenza a terzi. La società S non fa alcun uso commerciale dei brevetti né ha diritto ad utilizzarli ai sensi del contratto di licenza con Premiere.

4. Ai sensi del contratto, Premiere svolge tutte le attività connesse allo sviluppo, al miglioramento, alla conservazione, alla tutela e allo sfruttamento dei beni immateriali ad eccezione dei servizi di gestione del brevetto. Premiere apporta e utilizza tutti i beni collegati allo sviluppo e allo sfruttamento del bene immateriale e si assume sostanzialmente tutti i rischi connessi al bene immateriale. Premiere dovrà ottenere la maggior parte degli utili derivanti dallo sfruttamento dei beni immateriali. L’amministrazione fiscale giungerà a un’opportuna soluzione sui prezzi di trasferimento determinando l’effettiva transazione posta in essere tra Premiere e la società S. In base alle circostanze del caso, si accerterà che la cessione nominale di diritti alla società S unitamente alla contemporanea concessione a Premiere del pieno diritto di sfruttamento riflette sostanzialmente un accordo di servizi di amministrazione del brevetto tra Premiere e la società S. Un prezzo di libera concorrenza sarà stabilito per i servizi di amministrazione del brevetto e Premiere manterrà o le verrà attribuito l’utile netto complessivo realizzato dal gruppo multinazionale attraverso lo sfruttamento dei brevetti.

Esempio 2

5. I fatti relativi allo sviluppo e al controllo delle invenzioni brevettabili sono gli stessi di cui all’Esempio 1. Tuttavia, anziché concedere a Premiere una licenza perpetua ed esclusiva sui suoi brevetti, la società S, operando sotto la direzione e il controllo di Premiere, concede licenze dei suoi brevetti in tutto il mondo a imprese sia associate sia indipendenti in cambio di royalties periodiche. Ai fini di tale esempio, si suppone che le royalties corrisposte alla società S da parte delle imprese associate siano conformi al principio di libera concorrenza.

6. La società S è il proprietario dei brevetti. Tuttavia, i suoi contributi allo sviluppo, al miglioramento, alla conservazione, alla tutela e allo sfruttamento dei brevetti sono limitati alle attività dei suoi tre dipendenti relative alla registrazione dei brevetti e al rinnovo delle registrazioni. I dipendenti della società S non controllano né prendono parte alle transazioni relative alla concessione di licenze. In base a tali circostanze, la società S ha diritto soltanto a un corrispettivo per le funzioni che svolge. Sulla base dell’analisi delle rispettive funzioni svolte, dei beni utilizzati e dei rischi assunti da Premiere e dalla società S nello sviluppo, nel miglioramento, nella conservazione, nella tutela e nello sfruttamento dei beni immateriali, la società S non dovrà avere diritto, in ultima analisi, a trattenere o ad imputarsi i proventi derivanti dagli accordi di concessione di licenza in misura superiore a un corrispettivo per le sue funzioni di registrazione di brevetti che sia conforme al principio di libera concorrenza.

7. Come nell’Esempio 1, l’effettiva natura dell’accordo è un contratto di servizio per l’amministrazione del brevetto. La determinazione di un prezzo di trasferimento appropriato sarà ottenuta assicurando che la somma corrisposta dalla società S in cambio della cessione dei diritti di brevetto rifletta correttamente le rispettive funzioni svolte, i beni utilizzati e i rischi assunti da Premiere e dalla società S. Secondo tale approccio, il corrispettivo dovuto a Premiere per le invenzioni brevettabili è pari all’introito derivante dalla licenza della società S diminuito di una remunerazione appropriata per le funzioni svolte dalla medesima società.

Esempio 3

8. I fatti sono gli stessi di cui all’Esempio 2. Tuttavia, dopo aver concesso in licenza i brevetti a imprese associate o indipendenti per alcuni anni, la società S, operando ancora una volta sotto la direzione e il controllo di Premiere, vende i brevetti a un’impresa indipendente a un prezzo che riflette l’aumento di valore dei brevetti maturato nel periodo in cui la società S era proprietaria. Le funzioni della società S nel periodo in cui era proprietaria dei brevetti erano limitate allo svolgimento delle funzioni di registrazione del brevetto descritte negli Esempi 1 e 2.

9. In tali circostanze, il reddito della società S dovrà essere lo stesso di cui all’Esempio 2. La società S dovrà ricevere una remunerazione per le attività di registrazione che svolge, ma non parteciperà ai rendimenti derivanti dallo sfruttamento dei beni immateriali, ivi inclusi i rendimenti ottenuti dal trasferimento degli stessi.

Esempio 4

10. I fatti relativi allo sviluppo dei brevetti sono gli stessi descritti nell’Esempio 3. Diversamente dall’Esempio 1, la società S in questo esempio ha dei dipendenti in grado di prendere, come effettivamente fanno, le decisioni relative al portafoglio brevetti. Tutte le decisioni relative al programma di rilascio delle licenze sono state prese dai dipendenti della società S, tutte le trattative con i licenziatari sono state condotte dai dipendenti della società S, i quali hanno verificato il rispetto delle condizioni delle licenze da parte dei licenziatari indipendenti. Ai fini di questo esempio si suppone che il prezzo corrisposto dalla società S a fronte dei brevetti sia un prezzo conforme al principio di libera concorrenza che rifletta le valutazioni di ciascuna parte sul futuro programma di rilascio delle licenze e sui rendimenti attesi derivanti dallo sfruttamento dei brevetti al momento della loro cessione alla società S. Ai fini di questo esempio, si suppone che non si applichi l’approccio di cui alla Sezione D.4 per i beni immateriali di difficile valutazione.

11. A seguito della cessione, per alcuni anni la società S ha concesso licenze per i brevetti a società indipendenti. In seguito, il valore dei brevetti è aumentato in modo significativo a causa di circostanze esterne e impreviste al tempo della cessione dei brevetti alla società S. La società S vende, pertanto, i brevetti ad acquirenti indipendenti a un prezzo eccedente il prezzo inizialmente pagato dalla società S a Premiere. I dipendenti della società S prendono tutte le decisioni relative alla vendita dei brevetti, negoziano le condizioni di vendita e gestiscono e controllano la cessione sotto ogni aspetto.

12. In tali circostanze, la società S ha diritto a trattenere i proventi della vendita, inclusi gli importi riferibili all’incremento di valore dovuto alle circostanze esterne impreviste.

Esempio 5

13. I fatti sono gli stessi di cui all’Esempio 4 ad eccezione del fatto che, anziché aumentare, il valore dei brevetti è diminuito a causa di circostanze esterne impreviste nel periodo in cui la società S era proprietaria. In tal caso, la società S ha diritto a trattenere i proventi della vendita, subendo quindi la perdita.

Esempio 6

14. Nell’anno 1, un gruppo multinazionale composto dalla società A (società del Paese A) e dalla società B (società del Paese B) decide di sviluppare un bene immateriale, che si prevede essere altamente redditizio tenuto conto dei beni immateriali della società B, della sua comprovata esperienza e del suo personale esperto in ricerca e sviluppo. Si prevede che il bene immateriale richieda uno sviluppo di 5 anni prima del possibile sfruttamento commerciale. Nel caso in cui sia sviluppato con successo, si prevede che il bene immateriale abbia una vita utile di 10 anni dall’inizio dell’utilizzo. Secondo l’accordo di sviluppo tra la società A e la società B, la società B svolge e supervisiona tutte le attività connesse allo sviluppo, al miglioramento, alla conservazione, alla tutela e allo sfruttamento del bene immateriale. La società A eroga tutte le risorse finanziare relative allo sviluppo del bene immateriale (si prevede che i costi di sviluppo siano di USD 100 milioni per anno per 5 anni), e sarà proprietaria del bene immateriale. Una volta sviluppato, si prevede che il bene immateriale generi degli utili di USD 550 milioni per anno (dall’anno 6 all’anno 15). La società B otterrà in licenza il bene immateriale dalla società A ed eseguirà potenziali pagamenti alla società A per il diritto di utilizzare il bene immateriale, commisurati ai rendimenti di licenze presumibilmente comparabili. Eseguiti tali previsti pagamenti potenziali, la società B riporterà un utile previsto di USD 200 milioni all’anno derivanti dalla vendita di prodotti basati sul bene immateriale.

15. L’analisi funzionale dell’accordo condotta dall’amministrazione fiscale del Paese B valuta le funzioni svolte, i beni utilizzati e apportati e i rischi assunti dalla società A e dalla società B. L’analisi attraverso la quale si individua l’effettiva transazione evidenzia che, nonostante la società A sia proprietaria dei beni immateriali, il suo contributo nell’accordo si limita all’erogazione di finanziamenti per lo sviluppo di un bene immateriale. L’analisi dimostra che la società A si assume contrattualmente il rischio finanziario, possiede la capacità finanziaria di assumersi tale rischio ed esercita il controllo su tale rischio in conformità ai principi delineati ai paragrafi 6.63 e 6.64. Considerati i contributi della società A, nonché le realistiche alternative per la società A e la società B, si stabilisce che la remunerazione prevista per la società A dovrà essere un rendimento sul suo impegno finanziario rettificato sulla base del rischio. Supponiamo che tale rendimento sia pari a USD 110 milioni l’anno (negli anni dal 6° al 15°), che è pari a una remunerazione finanziaria prevista dell’11% rettificata in base al rischio[1]. La società B, di conseguenza, avrà diritto a ritenere tutti i restanti proventi previsti, tenuto conto degli utili previsti della società A, ovvero USD 440 milioni l’anno (USD 550 milioni meno USD 110 milioni), anziché USD 200 milioni all’anno come sostenuto dal contribuente. (Sulla base di un’analisi funzionale dettagliata e dell’applicazione del miglior metodo, il contribuente ha erroneamente scelto la società B come parte da sottoporre a test piuttosto che la società A).

Esempio 7

16. Primero è la società madre di un gruppo multinazionale che svolge attività farmaceutica e conduce tale attività nel Paese M. Primero sviluppa brevetti e altri beni immateriali collegati al prodotto X e registra tali brevetti in vari Paesi del mondo.

17. Primero detiene il controllo al 100% della società S nel Paese N, allo scopo di distribuire, sopportando bassi rischi, il prodotto X in tutta l’Europa e il Medio Oriente. L’accordo distributivo prevede che Primero, e non la società S, si assuma il rischio di richiamo del prodotto e degli eventuali danni provocati dal prodotto e prevede, inoltre, che Primero sia titolare di tutti gli utili e le perdite derivanti dalla vendita del prodotto X nel territorio, previo pagamento alla società S della remunerazione prevista per le sue funzioni distributive. A norma del contratto, la società S acquista il prodotto X da Primero e lo rivende a clienti indipendenti nei Paesi della sua area geografica di operatività. Nello svolgere le sue funzioni distributive, la società S rispetta tutti i requisiti di legge applicabili.

18. Nei primi tre anni di attività, la società S ottiene rendimenti dalle sue attività distributive coerenti con la sua caratterizzazione a basso rischio e ai termini del contratto di distribuzione. I suoi rendimenti riflettono il fatto che Primero, e non la società S, ha diritto a ritenere gli utili derivanti dallo sfruttamento dei beni immateriali relativi al prodotto X. Dopo tre anni di attività, si constatano diversi gravi effetti collaterali causati dal prodotto X in una percentuale significativa di pazienti che usano il prodotto e si rende necessario richiamare il prodotto e rimuoverlo dal mercato. La società S sostiene notevoli spese per il richiamo del prodotto. Primero non rimborsa alla società S le spese per il richiamo o per le conseguenti azioni di responsabilità da prodotto.

19. In tali circostanze, si rileva un’incoerenza tra l’asserito diritto di Primero ai rendimenti derivanti dallo sfruttamento dei beni immateriali del Prodotto X e l’inadempimento relativo al sostenimento dei costi associati ai rischi che giustificano tale asserzione. Si dovrà effettuare un aggiustamento del prezzo di trasferimento per porre rimedio a tale incoerenza. Nella determinazione dell’aggiustamento adeguato, sarà necessario identificare l’effettiva transazione tra le parti applicando le disposizioni di cui alla Sezione D.1 del Capitolo I. A tal fine, occorrerà valutare i rischi assunti da ognuna delle parti sulla base della condotta tenuta per il periodo di validità del contratto, il controllo sul rischio svolto da Primero e dalla società S e altri fatti rilevanti. Qualora si accertasse che l’effettiva natura del rapporto tra le parti sia quello di un accordo di distribuzione a rischio limitato, l’aggiustamento più adeguato assumerà la forma di un’imputazione dei costi relativi al richiamo e alla responsabilità del prodotto dalla società S a Primero. In alternativa, sebbene improbabile, qualora si accertasse sulla base di tutti i fatti rilevanti che l’effettiva natura del rapporto tra le parti include l’esercizio del controllo sulla responsabilità da prodotto e sul rischio di richiamo da parte della società S e si riuscisse a identificare un prezzo di libera concorrenza sulla base dell’analisi di comparabilità, un aumento dei margini distributivi della società S per tutti gli anni rifletterà l’effettiva imputazione del rischio tra le parti.

Esempio 8

20. La società Primair, residente nel Paese X, produce orologi che sono commercializzati in molti Paesi del mondo con marchio e denominazione commerciale R. Primair è il proprietario registrato del marchio e della denominazione commerciale R. Il nome R è molto conosciuto nei Paesi dove gli orologi sono venduti e ha ottenuto un considerevole valore economico in quei mercati grazie agli sforzi di Primair. Tuttavia, gli orologi R non sono mai stati commercializzati nel Paese Y e il nome R non è conosciuto nel mercato del Paese Y.

21. Nell’anno 1, Primair decide di entrare nel mercato del Paese Y e costituisce una società controllata al 100% residente nel Paese Y, la società S, affinché svolga il ruolo di suo distributore nel Paese Y. Allo stesso tempo, Primair stipula un accordo di marketing e distribuzione a lungo termine con la società S, senza la corresponsione di royalties. Sulla base dell’accordo, alla società S è concesso il diritto esclusivo di commercializzare e distribuire gli orologi a marchio R e di usare il nome commerciale R nel Paese Y per un periodo di cinque anni, con un’opzione per ulteriori cinque anni. La società S non ottiene alcun altro diritto in relazione al marchio e nome commerciale R da Primair e, in particolare, le è proibito riesportare gli orologi a marchio e nome commerciale R. L’unica attività svolta dalla società S è quella di promuovere e distribuire orologi a marchio e nome commerciale R. Supponiamo, inoltre, che gli orologi R non siano parte di un portafoglio di prodotti distribuiti dalla società S nel Paese Y. La società S non effettua alcuna ulteriore lavorazione, ma importa nel Paese gli orologi imballati pronti per essere venduti al consumatore finale.

22. Sulla base del contratto tra Primair e la società S, questa acquista gli orologi da Primair nella valuta del Paese Y, assume la titolarità degli stessi e svolge la funzione di distribuzione nel Paese Y, ne sostiene i costi derivanti (ad esempio, magazzino e costi finanziari legati ai crediti) e assume i rischi corrispondenti (ad esempio, rischi di magazzino, di credito e di finanziamento). Sulla base del contratto tra Primair e la società S, a quest’ultima è richiesto di agire quale agente commerciale al fine di contribuire allo sviluppo del mercato per gli orologi R nel Paese Y. La società S si confronta con Primair per lo sviluppo delle strategie di marketing relative agli orologi R nel Paese Y. Primair sviluppa il piano di marketing generale basandosi prevalentemente sulla propria esperienza negli altri Paesi, costruisce e approva i budget di marketing e prende le decisioni finali in tema di design pubblicitario, posizionamento dei prodotti e concetti chiave dei messaggi pubblicitari. La società S presta la sua consulenza su problematiche del mercato locale relative al settore pubblicitario, assiste all’esecuzione delle strategie di marketing sotto la direzione di Primair e fornisce valutazioni sull’efficacia di vari elementi della strategia di marketing. Come remunerazione per la fornitura di queste attività di supporto, la società S riceve da Primair una commissione per i servizi forniti basata sul livello di spese di marketing sostenute, inclusa un’appropriata componente di profitto.

23. Supponiamo, ai soli fini di questo esempio, che, sulla base di un’accurata analisi di comparabilità, si possa concludere che il prezzo che la società S paga a Primair per gli orologi R debba essere analizzato separatamente dalla remunerazione che la società S riceve per l’attività di marketing che svolge per conto di Primair. Supponiamo inoltre che, una volta individuate transazioni comparabili, quello pagato per gli orologi sia un prezzo di libera concorrenza e che questo prezzo permetta alla società S, considerando la funzione di distribuzione che svolge, i beni che utilizza e i rischi che assume, di guadagnare un livello di remunerazione congruo dalla vendita degli orologi.

24. Negli anni dal 1° al 3°, la società S adotta una strategia coerente con l’accordo stipulato con Primair di sviluppare il mercato del Paese Y per gli orologi R. Nel farlo la società S sostiene le spese di marketing. Sulla base del contratto, la società S è rimborsata da Primair per le spese di marketing sostenute e le viene pagata una percentuale di ricarico su quei costi. Alla fine del secondo anno, il marchio e la denominazione commerciale R sono diventati ben conosciuti nel Paese Y. Si constata che quella ricevuta dalla società S per le attività di marketing svolte per conto di Primair è una remunerazione di libera concorrenza, sulla base di un raffronto con quella pagata ad agenti pubblicitari e di marketing indipendenti, identificati come soggetti comparabili nell’analisi di comparabilità svolta.

25. In circostanze del genere, Primair ha diritto a trattenere qualunque introito, derivante dallo sfruttamento del marchio e del nome commerciale R nel mercato del Paese Y, che ecceda il compenso di libera concorrenza corrisposto alla società S per le funzioni da essa svolte e nessun aggiustamento sui prezzi di trasferimento è giustificato sulla base di queste circostanze.

Esempio 9

26. I fatti di quest’esempio sono gli stessi dell’Esempio 8, con le seguenti differenze:

  • sulla base del contratto tra Primair e la società S, questa è ora tenuta a sviluppare ed eseguire il piano di marketing per il Paese Y senza un controllo dettagliato sugli elementi specifici del piano da parte di Primair. La società S sostiene i costi e assume alcuni dei rischi relativi alle attività di marketing. L’accordo tra Primair e la società S non specifica l’ammontare di spese di marketing che la società S è tenuta a sostenere, ma solo che alla società S è richiesto di fare del proprio meglio per commercializzare gli orologi. La società S non riceve alcun rimborso diretto da Primair in relazione alle spese che sostiene né alcun altro corrispettivo indiretto o implicito da parte di Primair e la sua unica remunerazione attesa è il profitto derivante dalla vendita degli orologi a marchio R a clienti terzi nel mercato del Paese Y. Un’accurata analisi funzionale rivela che Primair esercita un livello di controllo sulle attività di marketing della società S inferiore rispetto a quello dell’Esempio 8, poiché non rivede e approva i budget di marketing o i dettagli relativi al design del piano di marketing. La società S assume rischi diversi ed è remunerata in modo differente rispetto a quanto avviene nell’Esempio 8. Gli accordi contrattuali tra Primair e la società S sono diversi e i rischi assunti dalla società S sono maggiori nell’Esempio 9 rispetto all’Esempio 8. La società S non riceve un rimborso dei costi diretti o una commissione separata per le attività di marketing. L’unica transazione tra Primair e la società S nell’Esempio 9 è il trasferimento degli orologi dotati di marchio. Di conseguenza, la società S può ottenere una remunerazione per le sue attività di marketing solo mediante la vendita a clienti terzi di orologi a marchio R;
  • a causa di queste differenze, Primair e la società S adottano un prezzo più basso per gli orologi nell’Esempio 9 rispetto al prezzo stabilito ai fini dell’Esempio 8. Sulla base delle differenze riscontrate nell’analisi funzionale, sono usati criteri diversi per l’identificazione dei comparabili e per l’effettuazione di aggiustamenti di comparabilità rispetto a quanto avveniva nell’Esempio 8. Ciò comporta che la società S consegua un profitto totale previsto più alto rispetto a quello dell’Esempio 8, a causa del più alto livello di rischio assunto e delle più ampie funzioni svolte.

27. Si suppone che negli anni dal 1° al 3°, la società S adotti una strategia coerente con l’accordo stipulato con Primair e, nel farlo, svolga funzioni di marketing e sostenga le relative spese. Di conseguenza, nei predetti anni la società S sostiene elevate spese operative e consegue margini ridotti. Alla fine del secondo anno, il marchio e la denominazione commerciale R sono diventati ben conosciuti nel Paese Y grazie all’opera della società S. Quando il venditore/distributore sostiene effettivamente i costi e i relativi rischi delle proprie attività di marketing, occorre sapere in che misura può aver diritto a una quota degli utili potenziali derivanti da queste attività. Supponiamo che le indagini dell’amministrazione fiscale del Paese Y concludano, sulla base di un esame dei distributori comparabili, che la società S abbia svolto le stesse funzioni e abbia sostenuto lo stesso livello di spese di marketing di un soggetto indipendente da Primair.

28. Considerato che la società S svolge le funzioni e sostiene i costi e i relativi rischi delle proprie attività di marketing sulla base di un contratto a lungo termine, che le dà il diritto alla distribuzione esclusiva degli orologi R, la società S ha l’opportunità di beneficiare (o di subire una perdita) dalle attività di marketing e distribuzione che svolge. In esito a un’analisi di dati comparabili ragionevolmente affidabili, si conclude che, ai fini di quest’esempio, i benefici ottenuti dalla società S si traducono in profitti simili a quelli ottenuti da venditori e distributori indipendenti con lo stesso tipo di rischi e costi della società S, nei primi anni di accordi di marketing e distribuzione di lungo termine comparabili per prodotti ugualmente sconosciuti.

29. Sulla base delle precedenti assunzioni, la redditività della società S è a condizioni di libera concorrenza e le sue attività di marketing, comprese le relative spese pubblicitarie, non sono significativamente diverse da quelle effettuate da venditori e distributori indipendenti in transazioni comparabili sul libero mercato. Le informazioni sugli accordi comparabili sul libero mercato forniscono il miglior criterio di valutazione della congruità del rendimento ottenuto dalla società S per il contributo apportato al valore del bene immateriale dato da funzioni, rischi e costi propri. Quel rendimento, dunque, riflette il corrispettivo di libera concorrenza per i contributi della società S e misura accuratamente la sua quota di introiti derivante dallo sfruttamento del marchio e della denominazione commerciale nel Paese Y. Nessun corrispettivo separato o ulteriore dovrà essere erogato alla società S.

Esempio 10

30. I fatti in quest’esempio sono gli stessi dell’Esempio 9, con la differenza che le funzioni di sviluppo del mercato svolte dalla società S nell’Esempio 10 sono molto più ampie di quelle svolte dalla società S nell’Esempio 9.

31. Quando il venditore/distributore sostiene effettivamente i costi e i relativi rischi delle proprie attività di marketing, la questione attiene alla misura in cui il venditore/distributore può aver diritto a una quota degli utili potenziali derivanti da queste attività. Un’accurata analisi di comparabilità identifica una serie di società indipendenti che svolgono funzioni di marketing e distribuzione sulla base di accordi simili a lungo termine. Supponiamo, comunque, che il livello di spese di marketing sostenuto dalla società S negli anni dal 1° al 5° ecceda notevolmente quello sostenuto dai venditori e dai distributori comparabili indipendenti. Supponiamo, inoltre, che l’alto livello di spese sostenuto dalla società S rifletta lo svolgimento da parte sua di funzioni addizionali o più intense rispetto a quelle svolte dai potenziali comparabili e che Primair e la società S si aspettano che queste funzioni ulteriori generino margini più alti o volumi di vendita maggiori per i prodotti. Vista l’entità delle attività di sviluppo del mercato svolte dalla società S, è evidente come essa abbia dato un contributo funzionale più ampio allo sviluppo del mercato dei beni immateriali connessi ad attività di marketing e abbia sostenuto costi e rischi significativamente maggiori rispetto alle imprese indipendenti potenzialmente comparabili individuate (e costi e rischi sostanzialmente maggiori di quelli dell’Esempio 9). È, inoltre, evidente come i profitti realizzati dalla società S nel corso dei medesimi anni siano significativamente più bassi dei margini di profitto conseguiti dai venditori e dai distributori indipendenti con accordi simili di marketing e distribuzione a lungo termine individuati come potenziali comparabili.

32. Come nell’Esempio 9, la società S sostiene i costi e i relativi rischi delle sue attività di marketing sulla base di un contratto di marketing e distribuzione esclusiva a lungo termine per gli orologi R e quindi prevede di avere l’opportunità di beneficiare (o di subire una perdita) dalle attività di marketing e distribuzione che svolge. In questo caso, tuttavia, la società S ha svolto funzioni e sostenuto spese di marketing eccedenti quelle che società indipendenti in transazioni potenzialmente comparabili con diritti analoghi sostengono a proprio vantaggio, il che comporta, per la società S, margini di profitto significativamente inferiori rispetto a quelli conseguiti da tali imprese.

33. Sulla base dei fatti sopra esposti, è evidente che, svolgendo funzioni e sostenendo spese di marketing sostanzialmente superiori a quelle di venditori/distributori indipendenti in transazioni comparabili, la società S non è stata adeguatamente remunerata dai margini che guadagna sulla rivendita degli orologi R. In tali circostanze sarà appropriato da parte dell’amministrazione fiscale del Paese Y proporre un aggiustamento sui prezzi di trasferimento basato sulla remunerazione della società S per le attività di marketing svolte (tenendo conto dei rischi assunti e delle spese sostenute) che sia coerente con la remunerazione che avrebbero ottenuto imprese indipendenti in transazioni comparabili. A seconda dei fatti e delle circostanze rispecchiati in una dettagliata analisi di comparabilità, un aggiustamento di questo tipo potrà essere basato su:

  • una riduzione del prezzo pagato dalla società S per gli orologi a marchio R acquistati da Primair. Un aggiustamento del genere sarà basato sull’applicazione del metodo del prezzo di rivendita o del metodo del margine netto della transazione, utilizzando i dati disponibili sui profitti ottenuti da venditori e distributori comparabili con un livello di spese di marketing e distribuzione comparabile, se comparabili di tal genere possono essere individuati;
  • un approccio alternativo consiste nell’applicare un metodo di ripartizione dell’utile residuo che ripartisca i profitti combinati derivanti dalle vendite degli orologi a marchio R nel Paese Y attribuendo prima alla società S e a Primair una remunerazione routinaria per le funzioni da esse svolte e poi suddividendo il profitto residuale in modo da tenere conto dei relativi contributi apportati dalla società S e da Primair alla formazione del reddito e del valore del marchio e del nome commerciale R;
  • una remunerazione diretta della società S per le spese di marketing sostenute in misura superiore rispetto a quelle poste in essere da imprese comparabili indipendenti, con l’inclusione di un’appropriata componente di profitto per le funzioni e i rischi che si riferiscono a quelle spese.

34. In quest’esempio, l’aggiustamento proposto è basato sul fatto che la società S abbia svolto funzioni, assunto rischi e sostenuto costi che hanno contribuito allo sviluppo del bene immateriale connesso ad attività di marketing, per i quali non è stata adeguatamente remunerata sulla base dell’accordo con Primair. Se i termini dell’accordo tra la società S e Primair fossero tali che la società S possa aspettarsi di ottenere, per la restante durata dell’accordo, un rendimento a condizioni di libera concorrenza del proprio investimento aggiuntivo, sarebbe appropriato un risultato diverso.

Esempio 11

35. I fatti di quest’esempio sono gli stessi dell’Esempio 9, con la differenza che la società S ora stipula un accordo triennale senza la corresponsione di royalties per pubblicizzare e distribuire gli orologi nel mercato del Paese Y, senza opzione per il rinnovo. Alla fine del periodo di tre anni, la società S non stipula un nuovo contratto con Primair.

36. Supponiamo che sia dimostrato che imprese indipendenti stipulino accordi di distribuzione a breve termine nei quali sostengono spese di marketing e distribuzione, ma solo quando hanno la possibilità di guadagnare un corrispettivo commisurato alle funzioni svolte, ai beni utilizzati e ai rischi assunti per la durata del contratto. I dati derivanti dalle imprese comparabili indipendenti mostrano che esse non investono grandi somme di denaro nello sviluppo di infrastrutture di marketing e distribuzione quando ottengono solo un contratto a breve termine, con il conseguente rischio di un mancato rinnovo senza alcun indennizzo. La natura potenzialmente di breve periodo dell’accordo di marketing e distribuzione è tale che la società S potrebbe non essere in grado di beneficiare delle spese di marketing e distribuzione che sostiene a proprio rischio. Gli stessi elementi implicano che dell’attività svolta dalla società S possa avvantaggiarsi proprio Primair in futuro.

37. I rischi assunti dalla società S sono sostanzialmente più alti di quanto avviene nell’Esempio 9 e la società S non ha ricevuto una remunerazione di libera concorrenza per questi rischi ulteriori. In questo caso, la società S ha svolto attività di sviluppo del mercato e sostenuto spese di marketing superiori a quelle che imprese indipendenti comparabili con diritti analoghi sostengono a proprio vantaggio, il che comporta, per la società S, margini di profitto significativamente inferiori rispetto a quelli conseguiti da tali imprese. La natura di breve periodo del contratto è tale da rendere irragionevole, per la società S, prevedere l’opportunità di ottenere dei benefici appropriati per la durata limitata dell’accordo con Primair. Sulla base di queste circostanze, la società S ha diritto ad essere remunerata per il contributo apportato al valore del marchio e della denominazione commerciale R per la durata del contratto con Primair.

38. Tale remunerazione potrà essere corrisposta sotto forma di un pagamento diretto da parte di Primair alla società S per il valore atteso creato tramite le spese di marketing e le funzioni di sviluppo del mercato da essa assunte. In alternativa, un tale aggiustamento potrà assumere la forma di una riduzione del prezzo pagato dalla società S a Primair per gli orologi R durante gli anni dal 1° al 3°.

Esempio 12

39. I fatti in quest’esempio sono gli stessi dell’Esempio 9, con le seguenti aggiunte:

  • alla fine del terzo anno il marchio R si è consolidato con successo nel mercato del Paese Y e Primair e la società S rinegoziano il loro accordo precedente e stipulano un nuovo accordo di licenza a lungo termine. Il nuovo accordo, che entra in vigore all’inizio del quarto anno, dura cinque anni con un’opzione per la società S per ulteriori cinque anni. Sulla base di quest’accordo, la società S acconsente al pagamento, nei confronti di Primair, di una royalty basata sulle vendite lorde di tutti gli orologi a marchio R. Per tutti gli altri aspetti, il nuovo accordo segue gli stessi termini e condizioni dell’accordo precedente tra le parti. Non è stato apportato alcun aggiustamento al prezzo che la società S paga per gli orologi a seguito dell’introduzione della royalty;
  • negli anni 4° e 5° le vendite da parte della società S degli orologi a marchio R sono conformi alle previsioni di budget effettuate in precedenza. L’introduzione della royalty a partire dall’inizio del quarto anno, tuttavia, comporta una sostanziale riduzione dei margini di profitto della società S.

40. Supponiamo che non ci siano elementi da cui si possa desumere che venditori/distributori indipendenti di prodotti a marchio similare accettino di pagare royalties sulla base di accordi analoghi. Il livello di spese di marketing e di attività della società S, dal quarto anno in poi, è compatibile con quello di imprese indipendenti.

41. Ai fini dei prezzi di trasferimento, generalmente non ci si aspetta che una royalty debba essere pagata in transazioni di libera concorrenza in cui un soggetto che svolge funzioni di marketing e distribuzione non ottenga ulteriori diritti sui marchi e sui beni immateriali, oltre al diritto di utilizzare tali beni immateriali per distribuire un prodotto con il marchio fornito dal soggetto cui spettano gli utili derivanti dallo sfruttamento dei beni immateriali stessi. La royalty, inoltre, comporta che i margini di profitto della società S siano notevolmente inferiori a quelli di imprese indipendenti con un livello comparabile di funzioni svolte, beni utilizzati e rischi assunti durante gli stessi anni e con accordi simili di marketing e distribuzione a lungo termine. Di conseguenza, un aggiustamento ai fini dei prezzi di trasferimento che disconosca le royalties corrisposte sarà appropriato sulla base dei fatti riportati in quest’esempio.

Esempio 13

42. I fatti di quest’esempio sono gli stessi di quelli presentati nell’Esempio 10 con le seguenti aggiunte:

  • alla fine del terzo anno, Primair interrompe la produzione degli orologi e incarica una terza parte di produrli per suo conto. Di conseguenza, la società S importerà orologi privi di marchio direttamente dal produttore e svolgerà l’ulteriore lavorazione di applicazione del nome e del logo R e di confezionamento degli orologi prima della vendita al cliente finale. Procederà poi a vendere e distribuire gli orologi nel modo descritto nell’Esempio 10;
  • in seguito, all’inizio del quarto anno, Primair e la società S rinegoziano il loro accordo precedente e stipulano un nuovo accordo di licenza a lungo termine. Il nuovo accordo, decorrente dall’inizio del quarto anno, dura cinque anni, con un’opzione, per la società S, per ulteriori cinque anni;
  • sulla base del nuovo accordo, alla società S è concesso il diritto esclusivo di effettuare l’ulteriore lavorazione, promuovere e distribuire gli orologi a marchio R nel Paese Y, a fronte del pagamento di una royalty a Primair basata sulle vendite lorde di tali orologi. La società S non riceve alcun indennizzo da Primair in seguito alla rinegoziazione dell’originario accordo di marketing e distribuzione. Supponiamo, ai fini di quest’esempio, che il prezzo che la società S paga per l’acquisto degli orologi a partire dall’inizio del quarto anno sia a condizioni di libera concorrenza e che nessun corrispettivo relativo al nome commerciale R sia incorporato in quel prezzo.

43. A seguito di una verifica fiscale dell’amministrazione fiscale del Paese Y nel sesto anno, è stabilito, sulla base di un’adeguata analisi funzionale, che il livello di spese di marketing che la società S ha sostenuto negli anni dal 1° al 3° era notevolmente superiore a quello di venditori e distributori indipendenti con accordi simili di marketing e distribuzione. È, inoltre, stabilito che il livello e l’intensità dell’attività di marketing svolta dalla società S hanno superato quelli ascrivibili a venditori e distributori indipendenti e che l’attività relativamente maggiore è riuscita ad espandere i volumi e/o ad aumentare i margini totali del gruppo Primair risultanti dalle vendite nel Paese Y. Data l’entità delle attività di sviluppo del mercato svolte dalla società S, incluso il suo controllo strategico su tali attività, è evidente dall’analisi funzionale e di comparabilità che la società S ha sostenuto costi notevolmente più alti e assunto rischi maggiori rispetto alle imprese comparabili indipendenti. È, inoltre, evidente come i margini di profitto individuali realizzati dalla società S siano significativamente più bassi rispetto a quelli realizzati nel corso degli stessi anni da venditori e distributori indipendenti comparabili con accordi simili di marketing e distribuzione a lungo termine.

44. La verifica fiscale svolta dal Paese Y chiarisce, inoltre, che negli anni 5° e 6°, la società S sostiene i costi e i relativi rischi delle sue attività di marketing sulla base del nuovo accordo di licenza a lungo termine con Primair e, considerata la natura di lungo periodo dell’accordo, la società S potrebbe avere l’opportunità di beneficiare (o di subire una perdita) dalle sue attività. La società S, tuttavia, ha svolto attività di sviluppo del mercato e sostenuto spese di marketing in misura notevolmente superiore rispetto a quanto licenziatari comparabili indipendenti con simili accordi a lungo termine effettuano nel proprio interesse, il che ha comportato per la società S margini di profitto previsti notevolmente più bassi rispetto a quelli di imprese comparabili.

45. Sulla base di questi elementi, la società S dovrà ricevere un corrispettivo aggiuntivo per le funzioni di sviluppo del mercato che svolge, i beni che utilizza e i rischi che assume. Per gli anni dal 1° al 3°, le basi per un aggiustamento di questo tipo saranno le stesse di quelle descritte nell’Esempio 10. Per gli anni 4° e 5° le basi per un aggiustamento saranno simili, tranne per il fatto che l’aggiustamento potrà ridurre i pagamenti di royalties dalla società S a Primair, invece che il prezzo di acquisto degli orologi. A seconda dei fatti e delle circostanze, si potrà considerare l’ipotesi del pagamento di un indennizzo alla società S in relazione alla rinegoziazione dell’accordo alla fine del terzo anno, in base alle indicazioni contenute nella Parte II del Capitolo IX.

Esempio 14

46. Shuyona è la società madre di un gruppo multinazionale. Shuyona ha sede e opera nel Paese X. Il gruppo Shuyona opera nella produzione e nella vendita di beni di consumo. Al fine di mantenere e, possibilmente, migliorare la propria posizione di mercato, una ricerca continua è condotta dal gruppo Shuyona per migliorare i prodotti esistenti e svilupparne di nuovi. Il gruppo Shuyona finanzia due centri di ricerca e sviluppo, di cui uno gestito dalla società Shuyona nel Paese X e l’altro dalla società S, una filiale di Shuyona operante nel Paese Y. Il centro di ricerca e sviluppo gestito dalla società Shuyona è responsabile per il programma di ricerca di tutto il gruppo Shuyona, delinea i programmi di ricerca, sviluppa e controlla i budget, decide sulla localizzazione delle attività di ricerca e sviluppo da condurre, monitora i progressi riguardanti tutti i progetti di ricerca e sviluppo e in generale controlla la divisione ricerca e sviluppo per l’intero gruppo multinazionale, sotto la direzione strategica dell’alta dirigenza del gruppo Shuyona.

47. Il centro di ricerca e sviluppo gestito dalla società S opera sulla base di singoli, specifici progetti assegnati dal centro di ricerca e sviluppo gestito dalla società Shuyona. I suggerimenti del personale del centro di ricerca e sviluppo gestito dalla società S volti ad apportare modifiche al programma di ricerca devono essere formalmente approvati dal centro di ricerca e sviluppo gestito dalla società Shuyona. Il centro di ricerca e sviluppo gestito dalla società S relaziona con periodicità almeno mensile sui propri progressi al personale addetto alla supervisione del centro di ricerca e sviluppo gestito da Shuyona. Se la società S supera il budget fissato dalla società Shuyona per il proprio progetto, è necessario richiedere l’approvazione della dirigenza del centro di ricerca e sviluppo gestito dalla società Shuyona. I contratti tra il centro di ricerca e sviluppo gestito dalla società Shuyona e quello gestito dalla società S specificano che Shuyona sosterrà tutti i rischi e i costi relativi all’attività di ricerca e sviluppo espletata dalla società S. Ogni brevetto, progettazione o altro bene immateriale sviluppato dal personale di ricerca della società S sarà registrato da Shuyona, conformemente ai contratti stipulati dalle due società. Shuyona versa alla società S un corrispettivo per le attività di ricerca e sviluppo da questa svolte.

48. L’analisi dei prezzi di trasferimento relativa alla suddetta fattispecie dovrà iniziare riconoscendo la società Shuyona quale titolare giuridico dei beni immateriali. La società Shuyona controlla e gestisce sia la propria attività di ricerca e sviluppo sia quella della società S. Inoltre, essa svolge importanti funzioni inerenti la predetta attività, quali la predisposizione dei budget, la definizione dei programmi di ricerca, la predisposizione dei progetti, il finanziamento e il monitoraggio delle spese. In ragione di tali circostanze, la società Shuyona è legittimata a ritenere i profitti derivanti dallo sfruttamento dei beni immateriali sviluppati attraverso gli esperimenti compiuti dal centro di ricerca e sviluppo gestito dalla società S. La stessa società è legittimata a essere remunerata per le funzioni svolte, i beni utilizzati e i rischi assunti. Nel quantificare la remunerazione dovuta alla società S, dovranno essere considerati quali fattori di comparabilità la relativa competenza ed efficienza del personale del centro di ricerca e sviluppo gestito dalla società S, la natura della ricerca effettuata, nonché altri fattori che abbiano contribuito alla creazione del valore. Nella misura in cui si rendano necessari aggiustamenti ai prezzi di trasferimento per riflettere il corrispettivo che sarebbe pagato a un prestatore di servizi di ricerca e sviluppo comparabile per le proprie prestazioni, detti aggiustamenti dovranno limitarsi all’anno nel quale la prestazione è effettuata e non dovranno inficiare la legittimazione della società Shuyona a ritenere i futuri profitti derivanti dallo sfruttamento dei beni immateriali derivanti dalle attività del centro di ricerca e sviluppo della società S.

Esempio 15

49. Shuyona è la società madre di un gruppo multinazionale. Shuyona ha sede e opera esclusivamente nel Paese X. Il gruppo Shuyona opera nella produzione e nella vendita di beni di consumo. Al fine di mantenere e, possibilmente, migliorare la propria posizione di mercato, il gruppo Shuyona conduce una ricerca continua per migliorare i prodotti esistenti e svilupparne di nuovi. Il gruppo Shuyona finanzia due centri di ricerca e sviluppo, di cui uno gestito dalla società Shuyona nel Paese X e l’altro dalla società S, una filiale di Shuyona, operante nel Paese Y.

50. Il gruppo Shuyona vende due linee di prodotti. L’intera attività di ricerca e sviluppo relativa alla linea di prodotto A è condotta dalla società Shuyona. L’intera attività di ricerca e sviluppo relativa alla linea di prodotto B è condotta dal centro di ricerca e sviluppo gestito dalla società S, la quale funge, altresì, da sede di controllo regionale del gruppo Shuyona in Nord America ed è l’unica responsabile per le operazioni commerciali relative alla linea di prodotto B. Tuttavia, tutti i brevetti sviluppati attraverso le attività di ricerca della società S sono registrati dalla società Shuyona. La società Shuyona non effettua alcun pagamento, se non meramente simbolico, alla società S con riferimento alle invenzioni brevettabili sviluppate dal centro di ricerca e sviluppo della società S.

51. I centri di ricerca e sviluppo gestiti dalle società Shuyona e S operano autonomamente. Ciascuno di essi si fa carico dei propri costi operativi. Sotto le direttive generali dell’alta dirigenza della società Shuyona, il centro di ricerca e sviluppo della società S sviluppa i propri programmi di ricerca, stabilisce i propri budget, decide in merito all’interruzione o alla modifica dei progetti di ricerca e sviluppo e assume il proprio personale di ricerca e sviluppo. Il centro di ricerca e sviluppo gestito dalla società S risponde al gruppo dirigente relativo alla linea di prodotti B all’interno della stessa società S e non al centro di ricerca e sviluppo gestito dalla società Shuyona. Occasionalmente, si tengono riunioni congiunte tra i gruppi di lavoro dei centri di ricerca e sviluppo gestiti rispettivamente dalle società Shuyona e S per discutere dei metodi di ricerca e di questioni comuni.

52. L’analisi dei prezzi di trasferimento relativa a questa fattispecie dovrà iniziare riconoscendo la società Shuyona quale proprietario/registrante dei beni immateriali sviluppati dalla società S. Diversamente dalla situazione di cui all’Esempio 14, tuttavia, la società Shuyona non svolge né esercita il controllo sulle attività di ricerca poste in essere dalla società S, incluse le importanti funzioni relative alla gestione, alla determinazione, alla pianificazione finanziaria e al finanziamento di detta ricerca. Conseguentemente, la proprietà dei beni immateriali da parte della società Shuyona non la legittima a ritenere o vedersi attribuito alcun ricavo relativo ai beni immateriali della linea di prodotti B. L’amministrazione fiscale giungerà a un adeguato risultato in termini di prezzi di trasferimento riconoscendo la proprietà dei beni immateriali in capo alla società Shuyona, ma rilevando che, in ragione dei contributi della società S in termini di funzioni, beni e rischi, dovrà essere assicurata una remunerazione alla società S per detti contributi, confermando che la società S non debba corrispondere alcuna royalty o altra forma di pagamento alla società Shuyona per il diritto ad utilizzare qualsiasi bene immateriale proficuamente sviluppato dalla società S, in modo che qualsiasi futuro ricavo derivante dallo sfruttamento di detti beni immateriali da parte della società S sia allocato alla stessa e non alla società Shuyona.

53. Qualora la società Shuyona utilizzasse direttamente i beni immateriali relativi alla linea di prodotti B, dovrà assicurare un’adeguata remunerazione alla società S per le funzioni svolte, i beni utilizzati e i rischi assunti in relazione allo sviluppo dei beni immateriali. Nel determinare il livello appropriato di remunerazione per la società S, considerato che la stessa svolge tutte le principali funzioni relative allo sviluppo dei beni immateriali, non potrà essere utilizzata quale parte sottoposta a test in un accordo di prestazione di servizi di ricerca e sviluppo.

Esempio 16

54. Shuyona è la società madre di un gruppo multinazionale. Shuyona è stabilita e opera nel Paese X. Il gruppo Shuyona opera nella produzione e nella vendita di beni di consumo. Al fine di mantenere e, possibilmente, migliorare la propria posizione di mercato, il gruppo Shuyona conduce una ricerca continua per migliorare i prodotti esistenti e svilupparne di nuovi. Il gruppo Shuyona finanzia due centri di ricerca e sviluppo, di cui uno gestito dalla società Shuyona nel Paese X e l’altro dalla società S, una filiale di Shuyona operante nel Paese Y. I rapporti tra il centro di ricerca e sviluppo gestito dalla società Shuyona e quello gestito dalla società S sono descritti nell’Esempio 14.

55. Durante l’anno 1, la società Shuyona vende tutti i diritti sui brevetti e sugli altri beni immateriali di natura tecnologica, inclusi i diritti di utilizzare detti beni immateriali nelle ricerche in corso, a una nuova filiale, la società T, con sede nel Paese Z. La società T realizza un impianto manifatturiero nel Paese Z e inizia a fornire prodotti alle entità del gruppo Shuyona in tutto il mondo. Ai fini di questo esempio, si suppone che la remunerazione corrisposta dalla società T in contropartita ai brevetti e ai relativi beni immateriali trasferiti si basi su una valutazione dei futuri flussi di cassa attesi generati dai beni immateriali trasferiti in quel momento.

56. Contestualmente al trasferimento dei brevetti e degli altri beni immateriali di natura tecnologica, la società T perfeziona un accordo per un contratto di ricerca con la società Shuyona e un distinto accordo per un contratto di ricerca con la società S. In conformità a questi accordi, la società T conviene contrattualmente di sostenere il rischio finanziario del possibile fallimento dei progetti di ricerca e sviluppo, il costo di ogni futura attività di ricerca e sviluppo e di corrispondere alle società Shuyona ed S una remunerazione per le prestazioni basata sul costo delle attività di ricerca e sviluppo sostenuto più un ricarico equivalente al ricarico sul costo conseguito da parti indipendenti attive nella prestazione di servizi di ricerca.

57. La società T non ha personale specializzato in grado di gestire o supervisionare le attività di ricerca. La società Shuyona continua a sviluppare e a delineare il programma di ricerca e sviluppo relativo ad ulteriori implementazioni dei beni immateriali trasferiti, a stabilire i propri budget di ricerca e sviluppo, a determinare i propri livelli di organico per la ricerca e sviluppo, a decidere se continuare o interrompere particolari progetti di ricerca e sviluppo. Inoltre, la società Shuyona continua a supervisionare e controllare le attività di ricerca e sviluppo nella società S nei termini descritti nell’Esempio 14.

58. L’analisi dei prezzi di trasferimento inizia con l’identificare i rapporti commerciali o finanziari tra le parti, nonché le condizioni e le circostanze economicamente rilevanti ricollegabili a questi rapporti, affinché la transazione analizzata sia accuratamente delineata nel rispetto dei principi del Capitolo I, Sezione D.1. I presupposti essenziali in questo esempio sono che la società T opera come manifatturiera e non svolge alcuna attività relativa all’acquisizione, allo sviluppo e allo sfruttamento dei beni immateriali e non controlla i rischi relativi all’acquisizione di beni immateriali o agli ulteriori loro sviluppi. Per contro, tutte le attività di sviluppo e le funzioni di gestione del rischio relativo ai beni immateriali sono svolte dalle società Shuyona ed S, con la società Shuyona preposta a controllare il rischio. Un approfondito esame della transazione indica come questa dovrà accuratamente essere delineata come un finanziamento da parte della società T equivalente ai costi dei beni immateriali acquisiti e allo sviluppo costante. Un presupposto essenziale in questo esempio è che, benché la società T contrattualmente assuma il rischio finanziario e abbia la capacità finanziaria di assumere detto rischio, non esercita il controllo su di esso conformemente ai principi delineati nei paragrafi 6.63 e 6.64. Conseguentemente, in aggiunta alla remunerazione per la propria attività manifatturiera, la società T è legittimata ad ottenere nulla più che una remunerazione esente da rischio per le proprie attività di finanziamento. (Per ulteriori indicazioni si consulti la Sezione D.1 del Capitolo I e, in particolare, il paragrafo 1.103).

Esempio 17

59. A è una società farmaceutica pienamente integrata attiva nella scoperta, nello sviluppo, nella produzione e nella vendita di preparati farmaceutici. La società A conduce le sue operazioni nel Paese X. Nel condurre le proprie attività di ricerca, la società remunera Organizzazioni indipendenti di Ricerca a Contratto (ORC) al fine di svolgere varie attività di ricerca e sviluppo, inclusa la definizione e la sperimentazione clinica dei prodotti in fase di sviluppo da parte della società A. Tuttavia, dette Organizzazioni non operano nel campo della ricerca di base necessaria a identificare nuovi composti farmaceutici. Nei casi in cui la società A remuneri una Organizzazione di Ricerca a Contratto al fine di svolgere attività di ricerca clinica, il personale di ricerca della società A partecipa attivamente alla definizione degli studi di ricerca della ORC, fornisce alla ORC informazioni ed esiti delle ricerche precedenti, stabilisce i budget e le tempistiche per i progetti della ORC ed effettua un costante controllo di qualità sulle relative attività. Alla luce di tali accordi, all’ORC è corrisposta una remunerazione convenuta per la sola prestazione di servizi e la stessa non ha un interesse attuale nei profitti derivanti dalla vendita dei prodotti sviluppati tramite la ricerca.

60. La società A trasferisce i brevetti e i relativi beni immateriali riguardanti il prodotto M, un preparato farmaceutico grezzo che si pensa abbia delle potenzialità come cura per la patologia dell’Alzheimer, alla società S, una sua filiale operante nel Paese Y (il trasferimento riguarda esclusivamente i beni immateriali esistenti e non include la remunerazione per le future prestazioni di ricerca e sviluppo della società A). Ai fini del presente esempio, si suppone che il pagamento effettuato dalla società S per il trasferimento dei beni immateriali relativi al prodotto M sia basato su una valutazione dei futuri flussi di cassa attesi. La società S non ha personale specializzato in grado di delineare, condurre o supervisionare la necessaria attività di ricerca corrente relativa al prodotto M. La società S, pertanto, stipula un contratto con la società A per portare avanti il programma di ricerca sul prodotto nel medesimo modo in cui era condotto prima del trasferimento dei beni immateriali alla società S. La società S si impegna a finanziare l’intera ricerca corrente sul prodotto M, ad assumersi il rischio finanziario del potenziale fallimento di detta ricerca e a remunerare le prestazioni della società A sulla base dei margini sui costi sostenuti ottenuti dalle ORC assimilabili a quelle con le quali la società A regolarmente tratta.

61. L’analisi dei prezzi di trasferimento riguardante questa fattispecie inizia col riconoscere che, a seguito del trasferimento, la società S è il proprietario dei beni immateriali relativi al prodotto M secondo i relativi contratti e registrazioni. Tuttavia, la società A continua a svolgere e controllare le funzioni e a gestire i rischi relativi ai beni immateriali posseduti dalla società S, incluse le importanti funzioni descritte al paragrafo 6.56, ed è legittimata a una remunerazione per tali contributi. In ragione di queste circostanze, gli accordi della società A con le ORC non sono comparabili con quelli tra la società S e la società A in relazione al prodotto M e non dovranno essere utilizzati come parametro di riferimento per la remunerazione a condizioni di libera concorrenza da corrispondere alla società A per le sue attività correnti di ricerca e sviluppo relative ai beni immateriali del prodotto M. Nelle proprie transazioni con la società A, la società S non svolge o controlla le stesse funzioni o sostiene gli stessi rischi che la società A sostiene nelle proprie transazioni con le ORC.

62. Benché la società S sia il proprietario dei beni immateriali, non dovrà essere legittimata a trattenere i profitti derivanti dallo sfruttamento degli stessi. In ragione dell’incapacità della società S a controllare i rischi relativi alla ricerca, la società A dovrà essere ritenuta assumersi una porzione sostanziale del relativo rischio e dovrà essere remunerata anche per le sue funzioni, incluse le funzioni rilevanti di cui al paragrafo 6.56. La società A sarà legittimata a trattenere una quota dei profitti maggiore rispetto a quella di una ORC nelle medesime circostanze.

63. Un’analisi approfondita della transazione in questo esempio potrà dimostrare che questa dovrebbe essere accuratamente delineata come una concessione di finanziamento da parte della società S pari ai costi dei beni immateriali acquisiti e dello sviluppo in corso. Conseguentemente, la società S sarebbe legittimata a trattenere unicamente un profitto finanziario. La misura del profitto finanziario dipende dall’esercizio del controllo sul rischio finanziario conformemente alle indicazioni contenute nella Sezione D.1 del Capitolo I e ai principi espressi nei paragrafi 6.63 e 6.64. La società A sarà legittimata a trattenere i residui profitti o perdite.

Esempio 18

64. Primarni ha sede e svolge la propria attività di impresa nel Paese A. La società S è un’impresa associata di Primarni. La società S ha sede e svolge la propria attività di impresa nel Paese B. Primarni sviluppa un’invenzione brevettata e un know-how di produzione relativamente al prodotto X. La società ottiene brevetti riconosciuti in tutti i Paesi rilevanti ai fini di questo esempio. Primarni ed S perfezionano un accordo scritto di licenza in ragione del quale Primarni garantisce alla società S il diritto di utilizzare i brevetti e il know-how di produzione del prodotto X e di vendere il prodotto X nel Paese B, mentre Primarni si riserva il brevetto e i diritti di know-how del prodotto X in Africa, Asia e nel Paese A.

65. Supponiamo che la società S utilizzi i brevetti e il know-how per produrre il prodotto X nel Paese B. La società S vende il prodotto X nel Paese B sia a clienti indipendenti che a consociate. Inoltre, la società S vende il prodotto X a imprese distributive associate insediate in Africa ed Asia. Primarni non esercita i diritti sui brevetti che si è riservata per impedire le vendite del prodotto X da parte della società S alle imprese distributive in Asia ed Africa.

66. Considerando queste circostanze, la condotta delle parti suggerisce che la transazione tra società Primarni e la società S è in realtà una licenza dei brevetti e know-how del prodotto X per il Paese B più Asia ed Africa. In un’analisi dei prezzi di trasferimento delle transazioni tra le società S e Primarni, la licenza della società S, sulla base della condotta tenuta dalle parti, dovrà ritenersi estesa ad Asia ed Africa e non dovrà essere limitata al Paese B. La misura della royalty sarà ricalcolata al fine di considerare il totale delle vendite stimabili della società S in tutti i territori, incluse quelle nei confronti delle società asiatiche e africane.

Esempio 19

67. La società P, residente nel Paese A, esercita un’attività di vendita al dettaglio, gestendo numerosi grandi magazzini nel Paese A. Nel corso degli anni, la società P ha sviluppato uno specifico know-how e un’esclusiva politica di marketing per le attività dei propri grandi magazzini. Si suppone che il know-how e l’esclusiva politica di marketing costituiscano beni immateriali come definiti dalla Sezione A del Capitolo VI. Dopo anni di proficua gestione dell’attività nel Paese A, la società P istituisce una nuova filiale, la società S, nel Paese B. La società S apre e gestisce nuovi grandi magazzini nel Paese B, ottenendo margini di profitto significativamente superiori rispetto a quelli di qualsiasi altra società di vendita al dettaglio comparabile nel Paese B.

68. Un’analisi funzionale dettagliata evidenzia che la società S, nelle proprie attività nel Paese B, utilizza il medesimo know-how e la stessa politica esclusiva di marketing di cui fa uso la società P nel Paese A. In ragione di queste circostanze, la condotta delle parti evidenzia che vi è stato un trasferimento dalla società P alla società S del diritto di uso del know-how e dell’esclusiva politica di marketing. In circostanze analoghe, parti indipendenti avrebbero perfezionato un contratto di licenza che garantisse alla società S il diritto di usare nel Paese B il know-how e l’esclusiva politica di marketing sviluppati dalla società P. Conseguentemente, l’amministrazione fiscale del Paese A procederà a un aggiustamento dei prezzi di trasferimento riconoscendo un pagamento di una royalty dalla società S alla società P per l’uso dei beni immateriali.

Esempio 20

69. Ilcha ha sede nel Paese A. Il gruppo Ilcha per molti anni ha prodotto e venduto il Prodotto Q nei Paesi B e C tramite una filiale interamente partecipata, la società S1, che ha sede nello Stato B. Ilcha è titolare dei brevetti relativi al design del Prodotto Q e ha sviluppato un unico marchio e altri beni immateriali connessi ad attività di marketing. I brevetti e i marchi sono registrati da Ilcha nei Paesi B e C.

70. Per valide ragioni imprenditoriali, Ilcha valuta che le attività economiche del gruppo nei Paesi B e C possano essere potenziate qualora tali attività siano esercitate attraverso filiali separate in ciascun Paese. Ilcha, pertanto, istituisce nel Paese C la società S2, dalla stessa interamente posseduta. Con riferimento all’attività economica esercitata nel Paese C:

  • la società S1 cede alla società S2 i beni materiali inerenti la produzione e le attività di marketing in precedenza utilizzati dalla società S1 nel Paese C;
  • Ilcha e la società S1 concordano di risolvere il contratto in base al quale erano concessi alla società S1 i seguenti diritti relativi al prodotto Q: il diritto di produrre e distribuire il prodotto Q nel Paese C; il diritto di utilizzare i brevetti e i marchi nello svolgimento della propria attività di produzione e distribuzione nel Paese C; il diritto di utilizzare i rapporti con la clientela, la lista dei clienti, l’avviamento e le altre attività nel Paese C (di seguito, i “Diritti”);
  • Ilcha sottoscrive un nuovo contratto di licenza a lungo termine con la società S2 cedendo alla stessa i Diritti nello Stato C.

La filiale di nuova istituzione, successivamente, svolgerà la sua attività relativa al prodotto Q nel Paese C, mentre la società S1 continuerà a svolgere la sua attività relativa al prodotto Q nel Paese B.

71. Supponiamo che durante gli anni della sua attività, la società S1 abbia sviluppato un significativo valore commerciale nel Paese C e che un’impresa indipendente sia disposta a pagare tale valore in occasione di un’acquisizione. Si suppone inoltre che, ai fini di una valutazione aziendale e contabile, una parte di tale valore possa essere considerata come avviamento nell’ambito dell’allocazione del prezzo di acquisto nella vendita dell’azienda della società S1 nel Paese C a un operatore indipendente.

72. Considerati i fatti e le circostanze del caso, esiste un valore che è trasferito alla società S2 attraverso la combinazione (i) del trasferimento di una parte dei beni materiali della società S1 alla società S2 nello Stato C e (ii) della rinuncia da parte della società S1 dei Diritti e della conseguente cessione dei Diritti da parte di Ilcha alla società S2. Vi sono tre differenti operazioni:

  • il trasferimento di parte dei beni materiali della società S1 alla società S2 nello Stato C;
  • la rinuncia da parte della società S1 a Ilcha dei propri diritti garantiti dalla licenza;
  • la susseguente cessione della licenza da parte di Ilcha alla società S2.

Ai fini dei prezzi di trasferimento, i prezzi corrisposti da Ilcha e dalla società S2 in relazione a tali operazioni dovranno rispecchiare il valore dell’attività commerciale che comprende gli importi che suscettibili di essere considerati come valore di avviamento ai fini contabili.

Esempio 21

73. Första è una società che produce beni di consumo che ha sede e opera nello Stato A. Prima dell’anno 1, Första produceva il Prodotto Y nello Stato A e lo vendeva in molti Stati nel mondo attraverso società distributive associate. Il Prodotto Y è ampiamente riconosciuto e consente un sovrapprezzo rispetto ai suoi concorrenti, al quale Första ha diritto in quanto titolare e sviluppatore del marchio e del relativo avviamento che danno luogo a tale sovrapprezzo.

74. Nell’anno 2, Första istituisce la società S, una controllata dalla stessa interamente posseduta, nel Paese B. La società S agisce quale super distributore e centro di fatturazione. Första continua a inviare il Prodotto Y direttamente alle proprie filiali distributive, ma la titolarità dei prodotti passa alla società S, che riemette fattura alle filiali distributive per tali prodotti.

75. All’inizio dell’anno 2, la società S si impegna a rimborsare alle filiali distributive una parte dei loro costi pubblicitari. I prezzi per il prodotto Y applicati dalla società S alle filiali distributive sono incrementati in modo tale che il margine operativo delle filiali distributive rimanga costante nonostante il trasferimento dei costi pubblicitari sulla società S. Supponiamo che il margine operativo conseguito dalle filiali distributive sia a condizioni di libera concorrenza sia prima che dopo l’anno 2, dati i concomitanti cambiamenti in tema di prezzo di prodotto e di rimborso dei costi pubblicitari. La società S non svolge alcuna funzione rispetto alla pubblicità né assume alcun rischio in relazione all’attività di marketing dei prodotti.

76. Nell’anno 3, i prezzi applicati da Första alla società S si riducono. Första e la società S sostengono che tale riduzione di prezzo sia giustificata perché la società S è ora titolare del reddito relativo ai beni immateriali. Essa sostiene che tale reddito è attribuibile ai beni immateriali relativi al prodotto Y, realizzati attraverso i costi pubblicitari che la stessa ha sostenuto.

77. In sostanza, la società S non ha diritto ai redditi derivanti dallo sfruttamento dei beni immateriali relativi al prodotto Y. Infatti, essa non svolge funzioni, non assume rischi e in sostanza non sostiene costi relativi allo sviluppo, al miglioramento, alla conservazione o alla tutela dei beni immateriali. Si procederà a un aggiustamento dei prezzi di trasferimento con riferimento all’anno 3 e seguenti in modo da incrementare i redditi di Första.

Esempio 22

78. La società A ha una concessione per attività mineraria e una concessione per l’utilizzo di una ferrovia. La concessione per attività mineraria, considerata come bene a sé stante, ha un valore di mercato di 20. La concessione ferroviaria, considerata come bene a sé stante, ha un valore di mercato di 10. La società A non ha altre attività nette.

79. Birincil, un soggetto indipendente rispetto alla società A, acquisisce il 100% delle partecipazioni della società A per 100. L’allocazione del prezzo di acquisto fatta da Birincil ai fini contabili con riferimento all’acquisizione, attribuisce 20 al prezzo di acquisto della concessione per l’attività mineraria, 10 alla concessione ferroviaria e 70 per l’avviamento derivante dalle sinergie create tra le due licenze.

80. Subito dopo l’acquisizione, Birincil fa trasferire le concessioni mineraria e ferroviaria dalla società A alla società S, una controllata di Birincil.

81. Facendo un’analisi dei prezzi di trasferimento sul corrispettivo di libera concorrenza che deve essere versato dalla società S per la transazione con la società A, è importante identificare specificamente i beni immateriali trasferiti. Così come nel caso dell’acquisizione in condizioni di libera concorrenza di Birincil della società A deve essere considerato l’avviamento associato alle concessioni, altrettanto dovrà avvenire nelle concessioni dalla società A alla società S ritenuto che il valore non scompare, né viene distrutto nell’ambito di una riorganizzazione aziendale interna.

82. In tal senso, il prezzo di libera concorrenza per la transazione tra la società A e la società S dovrà tener conto della concessione per l’attività mineraria, della concessione ferroviaria e del valore iscritto a titolo di avviamento a fini contabili. Il prezzo di 100 pagato da Birincil per le azioni della società A rappresenta un prezzo di libera concorrenza per quelle azioni e fornisce informazioni utili in merito al valore combinato dei beni immateriali.

Esempio 23

83. Birincil acquisisce il 100% delle azioni di un’impresa indipendente, la società T, a un prezzo di 100. La società T si occupa di ricerca e sviluppo e ha parzialmente sviluppato varie promettenti tecnologie, ma effettua vendite minime. Il prezzo di vendita è giustificato in primis dalle tecnologie promettenti ma sviluppate solo parzialmente e dal potenziale del personale della società T nello sviluppare ulteriori nuove tecnologie in futuro. L’allocazione del prezzo di acquisto da parte di Birincil effettuata per scopi contabili con riferimento all’acquisizione attribuisce 20 al prezzo di acquisto per beni materiali e beni immateriali identificati, inclusi i brevetti, e 80 per avviamento.

84. Subito dopo l’acquisizione, Birincil fa trasferire dalla società T alla società S, una controllata di Birincil, tutti i diritti inerenti le tecnologie sviluppate e parzialmente sviluppate, inclusi brevetti, segreti commerciali e know-how tecnico. La società S sottoscrive contestualmente un accordo di ricerca con la società T, in virtù del quale il personale della società T continuerà a lavorare esclusivamente allo sviluppo delle tecnologie trasferite nonché allo sviluppo di nuove tecnologie per conto della società S. L’accordo prevede che la società T sarà remunerata per i suoi servizi di ricerca attraverso pagamenti corrispondenti ai relativi costi più una percentuale di ricarico e che tutti i diritti riguardo i beni immateriali sviluppati o migliorati, secondo quanto stabilito dall’accordo di ricerca, apparterranno alla società S. Ne consegue che la società S finanzierà tutte le future ricerche e assumerà il rischio finanziario che alcune o tutte le future attività di ricerca non condurranno a prodotti commerciabili. La società S ha un ampio staff di ricerca, incluso personale di livello manageriale responsabile per il tipo di tecnologie acquisite dalla società T. In seguito alle operazioni in questione, il personale della società S adibito alla ricerca e il management assumono la piena responsabilità manageriale per la direzione e il controllo del lavoro dello staff di ricerca della società T. La società S approva i nuovi progetti, sviluppa e pianifica i budget e sotto altri aspetti controlla il lavoro di ricerca in corso svolto presso la società T. Tutto il personale di ricerca della società T continuerà ad essere dipendente della società T e sarà dedicato esclusivamente a fornire i servizi secondo l’accordo di ricerca con la società S.

85. Nel condurre un’analisi della remunerazione di libera concorrenza che deve essere pagata dalla società S per i beni immateriali trasferiti dalla società T e per i servizi di ricerca e sviluppo in corso forniti dalla società T, è fondamentale identificare gli specifici beni immateriali trasferiti alla società S e quelli che sono rimasti in capo alla società T. Le definizioni e valutazioni dei beni immateriali contenute nell’allocazione del prezzo di acquisto non sono determinanti ai fini dell’analisi dei prezzi di trasferimento. I 100 pagati da Birincil per le azioni della società T rappresentano un prezzo di libera concorrenza per le azioni della società e forniscono informazioni utili sul valore dell’azienda della società T. Il valore complessivo di quell’azienda dovrà essere riflesso o nel valore dei beni materiali e immateriali trasferiti alla società S o nel valore dei beni materiali e immateriali e della forza lavoro trattenuta dalla società T. Secondo le circostanze del caso, una quota sostanziale del valore descritto nell’allocazione del prezzo d’acquisto come avviamento della società T potrà essere stato trasferito alla società S insieme agli altri beni immateriali della società T. In base alle circostanze del caso, una quota del valore descritto nell’allocazione del prezzo d’acquisto come avviamento potrà essere stata trattenuta dalla società T. Secondo i principi di libera concorrenza, la società T dovrà avere diritto a una remunerazione per tale valore o come parte del prezzo pagato dalla società S per i diritti sui beni immateriali tecnologici trasferiti o attraverso la remunerazione riconosciuta alla società T negli anni successivi la transazione per i servizi di ricerca e sviluppo della sua forza lavoro. Si suppone, infatti, che il valore non svanisce né si distrugge nell’ambito di una riorganizzazione aziendale interna. Qualora il trasferimento dei beni immateriali alla società S fosse stato fatto in un tempo diverso rispetto all’acquisizione, sarebbe stata necessaria un’indagine separata riguardante qualsiasi incremento o deprezzamento di valore sopravvenuto dei beni immateriali trasferiti.

Esempio 24

86. Zhu è una società che si occupa della consulenza nello sviluppo di software. In passato Zhu ha sviluppato un software che supporta transazioni bancomat per il cliente Banca A. Nel fare ciò, Zhu ha creato e mantenuto un interesse in relazione al codice di software proprietario protetto da copyright che è potenzialmente adatto per l’uso da parte di altre banche clienti in situazioni simili, sebbene con alcune revisioni e personalizzazioni.

87. Supponiamo che la società S, una società associata di Zhu, sottoscriva un accordo separato per lo sviluppo di software che supporti operazioni bancomat per un’altra banca, la Banca B. Zhu accetta di fornire supporto alla sua società associata fornendo dipendenti che hanno lavorato nel progetto della Banca A per lavorare nel progetto per la Banca B della società S. Tali dipendenti hanno accesso alla progettazione del software e del know how sviluppati nel progetto della Banca A incluso il codice software proprietario. Quel codice e i servizi dei dipendenti di Zhu sono utilizzati dalla società S nell’eseguire il proprio progetto per la Banca B. In ultima analisi, la Banca B riceve dalla società S un sistema di software per gestire una sua rete di bancomat, ivi inclusa la licenza necessaria all’utilizzo del software sviluppato nel progetto. Una porzione del codice proprietario sviluppato da Zhu nel suo progetto per la Banca A è integrato nel software fornito dalla società S alla Banca B. Il codice sviluppato nel progetto della Banca A e integrato nel software della Banca B è sufficientemente ampio da giustificare un’azione legale per violazione di copyright se copiato da terze parti non autorizzate.

88. Un’analisi di prezzi di trasferimento su tali operazioni dovrà riconoscere che la società S riceve due benefici da Zhu che richiedono una remunerazione. In primo luogo, ha ricevuto servizi dai dipendenti di Zhu che erano stati messi a disposizione per lavorare al progetto per la Banca B. In secondo luogo, ha ricevuto i diritti per il software di proprietà di Zhu che è stato utilizzato come fondamento del sistema software fornito alla Banca B. Il corrispettivo che deve essere pagato dalla società S a Zhu includerà la remunerazione sia per i servizi che per i diritti del software.

Esempio 25

89. Prathamika è la società madre di un gruppo multinazionale. Prathamika è stata coinvolta in vari ampi contenziosi e il suo dipartimento legale interno si è specializzato nel gestire il contenzioso su larga scala per suo conto. Lavorando su tali contenziosi, Prathamika ha sviluppato dei software proprietari di gestione documentale, strumenti unici nel suo settore.

90. La società S è un’impresa associata di Prathamika. La società S è coinvolta in un complesso contenzioso simile a quelli nei quali il dipartimento legale di Prathamika ha esperienza. Prathamika accetta di mettere a disposizione della società S due persone del suo team legale affinché lavorino sul contenzioso di quest’ultima. Dette unità di personale di Prathamika si assumono la responsabilità di gestire i documenti connessi al contenzioso. Nell’assumersi detta responsabilità, gli stessi usano il software di gestione documentale di Prathamika. Tuttavia, non è attribuito alla società S il diritto di usare il software di gestione documentale in altri contenziosi né di renderlo disponibile per i suoi clienti.

91. Considerate dette circostanze, non sarà appropriato ritenere che Prathamika abbia trasferito alla società S diritti sui beni immateriali come parte dell’accordo di servizio. Tuttavia, la circostanza che i dipendenti di Prathamika abbiano esperienza e abbiano a disposizione strumenti software che consentono loro di svolgere i compiti in maniera più efficace ed efficiente dovrà essere considerata nell’analisi di comparabilità concernente l’ammontare del corrispettivo che deve essere addebitato per i servizi svolti dai dipendenti di Prathamika.

Esempio 26

92. Osnovni è la società madre di un gruppo multinazionale impegnato nello sviluppo e nella vendita di prodotti software. Osnovni acquista il 100% delle partecipazioni nella società S, una società a partecipazione pubblica con sede nello stesso Paese di Osnovni, per un prezzo pari a 160. Al momento dell’acquisizione, le azioni della società S avevano un valore di mercato complessivo di 100. Gli ulteriori concorrenti all’acquisto dell’azienda della società S offrivano cifre comprese tra i 120 e i 130.

93. Al momento dell’acquisizione, la società S possedeva solo un piccolo ammontare di immobilizzazioni. Il suo valore consisteva principalmente in diritti su beni immateriali sviluppati in tutto o in parte, connessi a prodotti software e alla qualificazione della sua forza lavoro. Il prezzo di acquisto fissato ai fini contabili da Osnovni imputava 10 alle immobilizzazioni materiali, 60 ai beni immateriali e 90 all’avviamento. Nelle presentazioni al suo consiglio di amministrazione, Osnovni giustificava la fissazione del prezzo di acquisto a 160 sulla base della natura complementare dei prodotti già esistenti del gruppo Osnovni e dei prodotti, anche potenziali, della società S.

94. La società T è una filiale controllata al 100% da Osnovni. Osnovni ha concesso in licenza alla società T diritti d’esclusiva su tutti i suoi beni immateriali nei mercati europeo e asiatico. Ai fini di questo esempio, si suppone che tutti gli accordi relativi alle licenze storiche dei diritti europei e asiatici concesse alla società T precedenti all’acquisto della società S fossero a condizioni di libera concorrenza.

95. Immediatamente dopo l’acquisizione della società S, Osnovni liquida la società S e da allora in poi garantisce una licenza esclusiva e perenne alla società T per i diritti sui beni immateriali collegati ai prodotti della società S nei mercati asiatico ed europeo.

96. Nel determinare un prezzo a condizioni di libera concorrenza per i beni immateriali della società S concessi in licenza alla società T ai sensi dei predetti accordi, occorre tener conto del sovrapprezzo sul valore originario delle azioni della società S incluso nel prezzo di acquisto. Nella misura in cui quel sovrapprezzo riflette la natura complementare dei prodotti del gruppo Osnovni rispetto ai prodotti acquisiti nei mercati europeo e asiatico e concessi in licenza alla società T, questa dovrà pagare una somma per i beni immateriali della società S trasferiti e per i diritti sui beni immateriali, che rifletta una quota appropriata della maggiorazione del prezzo di acquisto. Nella misura in cui, invece, la maggiorazione del prezzo di acquisto sia attribuibile esclusivamente alla complementarietà dei prodotti che non rientrano nei mercati di competenza della società T, questa maggiorazione sul prezzo di acquisto non dovrà essere presa in considerazione nel determinare il prezzo a condizioni di libera concorrenza pagato dalla società T per i beni immateriali della società S legati al mercato geografico della società T. Il valore attribuito ai beni immateriali nel prezzo di acquisto fissato ai fini contabili non è determinante ai fini dei prezzi di trasferimento.

Esempio 27

97. La società A è la società madre di un gruppo multinazionale che opera nel Paese X. La società A possiede brevetti, marchi e know-how su diversi prodotti fabbricati e venduti dal gruppo. La società B è una filiale interamente controllata dalla società A. Tutte le operazioni della società B sono svolte nel Paese Y. La società B a sua volta possiede brevetti, marchi e know-how sul prodotto M.

98. Per valide ragioni commerciali connesse al coordinamento della protezione dei brevetti del gruppo e all’attività di anti-contraffazione, il gruppo decide di centralizzare la titolarità dei suoi brevetti nella società A. Di conseguenza, la società B vende i brevetti relativi al prodotto M alla società A a un prezzo in un’unica soluzione. La società A si assume la responsabilità di svolgere tutte le funzioni correnti e si assume tutti i rischi connessi ai brevetti relativi al prodotto M conseguenti alla vendita. Basandosi su una dettagliata analisi di comparabilità e funzionale, il gruppo conclude di non essere in grado di identificare alcuna transazione comparabile tra imprese indipendenti che possa essere utilizzata per determinare il prezzo a condizioni di libera concorrenza. Le società A e B ragionevolmente concludono che l’applicazione delle tecniche di valutazione rappresenta il metodo più appropriato ai fini della determinazione dei prezzi di trasferimento per determinare se il prezzo pattuito è coerente con le transazioni a condizioni di libera concorrenza.

99. Il personale che si occupa di valutazione applica un metodo di valutazione che valuta direttamente la proprietà e i brevetti per arrivare ad un valore netto attuale al netto delle imposte per il brevetto del prodotto M di 80. La valutazione si fonda sulla misura delle royalties, sulle percentuali di ribasso e sulla vita utile tipica del settore industriale in cui il prodotto M compete. Tuttavia, vi sono differenze sostanziali tra il prodotto M e i pertinenti diritti di brevetto connessi allo stesso e quelli tipici del settore. Gli accordi sulle royalties utilizzati nell’analisi potrebbero, dunque, non soddisfare gli standard di comparabilità richiesti per un’analisi basata sul metodo del confronto del prezzo. La valutazione cerca di apportare aggiustamenti in ragione di dette differenze.

100. Nel condurre la sua analisi, la società A conduce, altresì, un’analisi basata sul flusso di cassa attualizzato del business relativo al prodotto M nella sua interezza. Quest’analisi, basata su parametri di valutazione tipicamente usati dalla società A per valutare potenziali acquisizioni, suggerisce che l’intero business relativo al prodotto M ha un valore netto attuale di 100. I 20 di differenza tra i 100 di valutazione dell’intero business relativo al prodotto M e gli 80 di valutazione del solo brevetto appaiono inadeguati a riflettere l’attuale valore netto dei profitti funzionali ordinari per le funzioni svolte dalla società B e a rilevare il valore dei marchi e del know-how detenuto dalla società B. In tali circostanze, dovrà effettuarsi un nuovo controllo sull’affidabilità del valore di 80 ascritto al brevetto.

Esempio 28

101. La società A è la società madre di un gruppo multinazionale e opera nel Paese S. La società B è un’entità del gruppo e opera nel Paese T e la società C è a sua volta un’entità del gruppo e opera nel Paese U. Per valide ragioni commerciali il gruppo decide di centralizzare tutti i suoi beni immateriali collegati al business condotto al di fuori del Paese S in un singolo luogo. Di conseguenza, i beni immateriali posseduti dalla società B sono venduti alla società C a un prezzo in un’unica soluzione, includendo detti beni immateriali, i brevetti, i marchi, il know-how e la lista clienti. Allo stesso tempo, la società C mantiene la società B come produttore su commessa per i prodotti in precedenza realizzati e venduti dalla società B con assunzione di tutti i rischi. La società C ha il personale e le risorse necessarie per gestire la linea di business acquisita, incluso l’ulteriore sviluppo dei beni immateriali necessari al business della società B.

102. Il gruppo multinazionale non riesce ad identificare alcuna transazione comparabile tra imprese indipendenti che possa essere utilizzata per determinare il prezzo a condizioni di libera concorrenza che dovrebbe essere pagato dalla società C alla società B. Basandosi su una dettagliata analisi di comparabilità e funzionale, il gruppo conclude che il metodo più appropriato ai fini della determinazione dei prezzi di trasferimento comporta l’applicazione delle tecniche di valutazione al fine di determinare il valore dei beni immateriali trasferiti. Nel condurre la propria valutazione, il gruppo non riesce a segregare in maniera attendibile i particolari flussi di cassa associati a tutti gli specifici beni immateriali.

103. In tali circostanze, nel determinare la remunerazione a condizioni di libera concorrenza che deve essere pagata dalla società C per i beni immateriali venduti dalla società B, sarà appropriato valutare i beni immateriali trasferiti nel loro complesso piuttosto che cercare di operare una valutazione su ogni singolo bene. Questa conclusione si adatterà particolarmente al caso in cui emerga una significativa differenza tra la somma derivante dalle migliori stime disponibili relative al valore dei beni immateriali e degli altri beni valutati singolarmente e il valore del business unitariamente considerato.

Esempio 29

104. Pervichnyi è la società madre di un gruppo multinazionale che ha sede e svolge la sua attività nel Paese X. Prima dell’anno 1, Pervichnyi ha sviluppato brevetti e marchi connessi al prodotto F. Ha fabbricato il prodotto F nel Paese X e ha fornito il prodotto alle affiliate distributrici in tutto il mondo. Ai fini di questo esempio, supponiamo che i prezzi praticati nei confronti delle affiliate distributrici siano a condizioni di libera concorrenza.

105. All’inizio dell’anno 1, Pervichnyi costituisce una filiale interamente partecipata, la società S, nel Paese Y. Al fine di risparmiare sui costi, Pervichnyi trasferisce tutta la sua produzione del prodotto F alla società S. Al momento della costituzione della società S, Pervichnyi vende i brevetti e i marchi legati al prodotto F alla società S a un prezzo in un’unica soluzione. In tali circostanze, Pervichnyi e la società S cercano di identificare un prezzo a condizioni di libera concorrenza per i beni immateriali trasferiti utilizzando una tecnica di valutazione basata su un flusso di cassa attualizzato.

106. Da quest’analisi valutativa emerge che Pervichnyi avrebbe potuto produrre flussi di cassa residuali al netto delle imposte (dopo avere remunerato a condizioni di libera concorrenza tutte le attività funzionali delle altre entità del gruppo multinazionale) per un valore attuale di 600 continuando a fabbricare il prodotto F nel Paese X. La valutazione dalla prospettiva dell’acquirente mostra che la società S, se possedesse i beni immateriali e producesse il prodotto nel Paese Y, potrebbe generare flussi di cassa residuali al netto delle imposte aventi un valore attuale di 1.100. La differenza tra il valore attuale del flusso di cassa residuale post-imposte di Pervichnyi e il valore attuale del flusso di cassa residuale post-imposte della società S è attribuibile a diversi fattori.

107. Un’altra opzione per Pervichnyi sarebbe di conservare la titolarità dei beni immateriali e di far realizzare alla società S o ad un fornitore alternativo i prodotti per proprio conto nel Paese Y. In questo caso, Pervichnyi calcola che potrebbe generare un flusso di cassa al netto delle imposte avente un valore attuale di 875.

108. Nel definire la remunerazione a condizioni di libera concorrenza dei beni immateriali trasferiti da Pervichnyi alla società S, è fondamentale considerare la prospettiva di entrambe le parti, le opzioni realisticamente disponibili per entrambe e i fatti e le circostanze specifiche del caso. Pervichnyi certamente non venderebbe i beni immateriali a un prezzo che le fruttasse un flusso di cassa residuo al netto delle imposte più basso di 600, lo stesso flusso di cassa residuale che potrebbe generare mantenendo il bene immateriale e continuando ad operare nella maniera in cui aveva precedentemente fatto. Inoltre, non c’è ragione di credere che Pervichnyi venderebbe il bene immateriale a un prezzo che gli fruttasse un flusso di cassa residuale al netto delle imposte avente un valore attuale inferiore a 875. Se Pervichnyi potesse ottenere risparmi di costi di produzione incaricando un altro soggetto di produrre per suo conto in un contesto a basso costo, sarebbe per lei una opzione realisticamente disponibile quella di dar luogo a detto contratto di produzione. Detta opzione realisticamente disponibile dovrebbe essere presa in considerazione nel determinare il prezzo di vendita del bene immateriale.

109. Non ci si aspetta che la società S paghi un prezzo che, considerando tutti i fatti e le circostanze pertinenti, la lasci con un profitto al netto delle imposte più basso di quello che avrebbe ottenuto non intraprendendo la transazione. Sulla base della valutazione basata sui flussi di cassa attualizzati, il valore attuale netto del flusso di cassa residuale al netto delle imposte che potrebbe generare utilizzando il bene immateriale nel suo business sarebbe di 1100. Potrà essere negoziato un prezzo che riesca a dare a Pervichnyi un profitto uguale o maggiore di quello che otterrebbe con le altre opzioni disponibili e a dare alla società S un profitto sul suo investimento considerando tutti i fatti rilevanti, incluso il modo in cui la transazione stessa sarebbe tassata.

110. Un’analisi dei prezzi di trasferimento che utilizza un approccio basato su un flusso di cassa attualizzato dovrà considerare come le imprese indipendenti che si accordino su un prezzo di libera concorrenza prenderebbero in considerazione i risparmi sui costi e progetterebbero gli effetti sulla tassazione nello stabilire un prezzo per i beni immateriali. Detto prezzo dovrà, però, cadere all’interno di un intervallo compreso tra il prezzo che frutterebbe a Pervichnyi un flusso di cassa residuale al netto delle imposte equivalente a quello delle sue altre opzioni realisticamente disponibili e il prezzo che frutterebbe alla società S un rendimento positivo per i suoi investimenti e rischi, considerando anche il modo in cui la transazione stessa sarebbe tassata. 111. I fatti di questo esempio e delle precedenti analisi sono ovviamente eccessivamente semplificati se paragonati alle analisi che sarebbero richieste in una transazione reale. L’analisi, tuttavia, riflette l’importanza di considerare tutti i fatti e le circostanze rilevanti per effettuare un’analisi basata sul flusso di cassa attualizzato, valutando le prospettive di ciascuna delle parti in tale analisi e tenendo in considerazione le opzioni realisticamente disponibili per ognuna delle parti nel realizzare l’analisi sui prezzi di trasferimento.


[1] Ai fini dell’esempio, non è necessario calcolare i risultati. L’esempio assume che fare un “investimento” finanziario di USD 100 milioni all’anno per cinque anni in un progetto con questo livello di rischio dovrebbe consentire un guadagno a condizioni di libera concorrenza di USD 110 milioni all’anno per i successivi 10 anni. Ciò corrisponde a un guadagno dell’11% dell’investimento.