L’azione 1 del piano d’azione sulla BEPS si occupa delle sfide fiscali dell’economia digitale.
I leader politici, i media e la società civile di tutto il mondo hanno espresso crescente preoccupazione per la pianificazione fiscale da parte delle MNE che fa uso delle lacune nell’interazione tra diversi sistemi fiscali per ridurre artificialmente il proprio reddito imponibile o spostare profitti in paesi a fiscalità privilegiata in cui non vi è nessuna attività economica oppure è molto limitata. In risposta a questa preoccupazione, e su richiesta del G20, l’OCSE ha pubblicato un Action Plan on Base Erosion and Profit Shifting nel mese di luglio 2013. L’azione 1 del piano d’azione sulla BEPS racchiude il lavoro fatto per affrontare le sfide fiscali dell’economia digitale.
La TFDE, un organo sussidiario del CFA in cui i paesi non OCSE e non G20 partecipano in qualità di associati su un piano di parità con i paesi OCSE, è stata fondata nel settembre del 2013 per sviluppare un rapporto sulle questioni sollevate dalla economia digitale e sulle opzioni dettagliate per affrontarle entro il settembre 2014. Il TFDE ha consultato ampiamente le parti interessate ed ha analizzato gli input presentati dalle imprese, dalla società civile, dal mondo accademico, e dai paesi in via di sviluppo. Ha pubblicato una relazione intermedia nel settembre 2014 e ha continuato il suo lavoro nel 2015. Le conclusioni a riguardo dell’economia digitale, i problemi di BEPS e le più ampie sfide fiscali che solleva, e le prossime tappe consigliate sono contenuti nel presente rapporto finale.
L’economia digitale è il risultato di un processo di trasformazione portato dall’ICT, che ha reso le tecnologie più economiche, più potenti ed ampiamente standardizzate, migliorando i processi di business e rafforzando l’innovazione in tutti i settori dell’economia.
Poiché l’economia digitale sta diventando sempre più economia reale, sarebbe stato difficile, se non impossibile, segregare l’economia digitale dal resto dell’economia ai fini fiscali. L’economia digitale ed i suoi modelli di business attuali presentano tuttavia alcune caratteristiche fondamentali che sono potenzialmente rilevanti dal punto di vista fiscale. Queste caratteristiche includono la mobilità, il ricorso a dati, effetti di rete, la diffusione di modelli di business matriciali, una tendenza verso monopolio o oligopolio e la volatilità. I tipi di modelli di business includono diverse varietà di e-commerce, app store, pubblicità online, il cloud computing, le piattaforme in rete partecipative, il trading ad alta velocità di trading, e i servizi di pagamento on-line. L’economia digitale ha anche accelerato e ha cambiato la diffusione di catene globali del valore, in cui le MNE integrano le loro operazioni in tutto il mondo.
Questioni di BEPS nell’economia digitale
Mentre l’economia digitale e suoi modelli di business non generano singoli problemi di BEPS, alcune delle sue caratteristiche principali aggravano i rischi di BEPS. Questi rischi di BEPS sono stati identificati ed il lavoro sulle relative azioni del progetto BEPS si è basato su queste scoperte e le ha prese in considerazione per assicurare che le soluzioni proposte contrastino pienamente la BEPS nell’economia digitale. Pertanto,
- Si è convenuto di modificare l’elenco delle eccezioni alla definizione di SO per assicurare che ciascuna delle deroghe previste sia limitata alle attività che abbiano meramente carattere “preparatorio o ausiliario”, e di introdurre una nuova regola anti-frammentazione per assicurare che non sia possibile beneficiare di queste eccezioni attraverso la segregazione delle attività tra imprese strettamente correlate. Per esempio, il mantenimento di un grande magazzino locale in cui un numero significativo di dipendenti lavora per fini di stoccaggio e distribuzione di prodotti venduti on-line a clienti da parte di un venditore on-line di prodotti fisici (il cui modello di business si basa sulla vicinanza ai clienti e sulla necessità di rapida consegna agli stessi) costituirebbe una SO per quel venditore in base al nuovo standard.
- E’ stato inoltre concordato di modificare la definizione di SO per affrontare circostanze in cui accordi artificiali relativi alla vendita di beni o servizi di una società in un gruppo multinazionale risultino effettivamente nella conclusione di contratti, in modo tale che le vendite dovrebbero essere trattate come se fossero state effettuate da tale società. Per esempio, se la forza di vendita di una controllata locale di un venditore on-line di prodotti tangibili o di un provider di servizi pubblicitari online abitualmente gioca un ruolo principale nella conclusione di contratti con potenzialmente grandi clienti per tali prodotti o servizi, e tali contratti sono regolarmente conclusi senza modifiche sostanziali dalla capogruppo, questa attività si tradurrebbe in una SO per la società madre capogruppo.
- Le Linee Guida sui Prezzi di Trasferimento modificate chiariscono che la proprietà legale, da sola, non necessariamente genera il diritto per tutti (o anche solo per qualcuno) ai profitti generati dallo sfruttamento dell’intangibile, ma che le società del gruppo che svolgono funzioni importanti, che contribuiscono con beni significativi e che controllano rischi economicamente importanti, come determinate attraverso l’accurata delineazione della transazione reale, avranno diritto a un rendimento adeguato. Orientamenti specifici assicureranno anche che l’analisi dei prezzi di trasferimento non sia indebolita da asimmetrie informative tra l’amministrazione fiscale ed il contribuente in relazioni ad intangibili di difficile valutazione, o dall’utilizzo di rapporti contrattuali speciali, come ad esempio gli accordi di ripartizione dei costi.
- Le raccomandazioni sulla progettazione di un efficace normativa CFC includono nella definizione di reddito della CFC quello che potrebbe essere generato nell’economia digitale a tassato nella giurisdizione della società controllante.
Si prevede che l’attuazione di tali misure, nonché di altre misure sviluppate nel Progetto BEPS (per esempio gli standard minimi per affrontare accordi di treaty shopping, le migliori pratiche nella progettazione di norme nazionali sugli interessi e altri pagamenti finanziari deducibili, l’applicazione ai regimi sulle proprietà intellettuali della previsione di un’attività sostanziale con un approccio in base al “nexus”), affronterà sostanzialmente i problemi di BEPS esacerbati dall’economia digitale sia a livello di giurisdizione del mercato sia a livello di giurisdizione della capogruppo, con l’obiettivo di porre fine al fenomeno dei cosiddetti “redditi apolidi” (redditi non tassati in nessuna giurisdizione, n.d.r.).
Le sfide fiscali più ampie sollevate dall’economia digitale
L’economia digitale pone anche sfide fiscali più ampie per i responsabili politici. Queste sfide riguardano in particolare il nesso, i dati, e la qualificazione ai fini dell’imposizione fiscale diretta, che spesso si sovrappongono tra loro. L’economia digitale crea anche delle sfide per la riscossione dell’IVA, in particolare quando beni, servizi e prodotti immateriali vengono acquisiti da consumatori privati e venduti da fornitori esteri. La TFDE ha discusso ed analizzato una serie di possibili opzioni per affrontare queste sfide, anche attraverso l’analisi della loro incidenza economica, concludendo che:
- La possibilità di modificare le eccezioni allo status di SO al fine di garantire che esse si riferiscano solo alle attività che sono, di fatto, preparatorie o ausiliarie per loro stessa natura è stata adottata a seguito dei lavori sull’Azione 7 del Progetto BEPS e si prevede di implementarla attraverso la rete dei trattati fiscali bilaterali esistenti in modo sincronizzato ed efficiente mediante la conclusione dello strumento multilaterale che modifica i trattai fiscali bilaterali nel quadro dell’Azione 15.
- La riscossione dell’IVA sulle transazioni transfrontaliere, in particolare quelle di tipo B2C, è una questione importante. I paesi sono quindi incoraggiati ad applicare i principi delle Linee Guida Internazionali su IVA e imposta sui consumi (International VAT/GST Guidelines) e prendere in considerazione l’introduzione dei meccanismi di riscossione ivi previsti.
- Nessuna delle altre opzioni analizzati dalla TFDE, vale a dire (i) un nuovo nesso territoriale nella forma di una “presenza economica significativa”, (ii) l’applicazione di una WT su certi tipi di transazioni digitali, e (iii) un prelievo di perequazione, sono state raccomandate in questa fase. Questo perché, tra l’altro, si prevede che le misure sviluppate nel Progetto BEPS avranno un impatto sostanziale sulle questioni di BEPS precedentemente identificate, che alcune misure potranno mitigare alcuni aspetti delle sfide fiscali più ampie, e che IVA e GST saranno applicate in modo efficace nel paese del mercato.
- I paesi potrebbero, tuttavia, introdurre una di queste tre opzioni nella loro normativa nazionale come garanzie supplementari contro la BEPS, a condizione che rispettino le obbligazioni convenzionali esistenti. L’adozione di misure di diritto nazionale potrebbero richiedere ulteriori calibrazioni delle opzioni al fine di fornire ulteriore chiarezza ai dettagli, così come alcuni adattamenti per garantirne la coerenza con gli esistenti impegni giuridici internazionali.
Prossimi passi
Dato che queste conclusioni possono evolversi come l’economia digitale continua a svilupparsi, è importante continuare a lavorare su questi temi e monitorarne gli sviluppi nel tempo. Per questi obiettivi, il lavoro continuerà a seguito del completamento degli altri lavori del Progetto BEPS. Questo lavoro futuro sarà fatto in consultazione con una vasta platea di parti interessate, e sulla base di un mandato dettagliato da sviluppare durante il 2016 nel contesto della progettazione di un processo di monitoraggio post-BEPS inclusivo. Un rapporto che rifletta il risultato del continuo lavoro in relazione all’economia digitale dovrebbe essere prodotto entro il 2020.
Abbreviazioni ed acronimi
ANBPPI | Association des Bureaux pour la Protection de la Propriété Industrielle |
API | Application programming interface |
ASP | Application service provider |
BEPS | Base erosion and profit shifting/Erosione della base imponibile e spostamento dei profitti |
BIAC | Business and Industry Advisory Committee to the OECD |
BP | Business profit/Utile d’impresa |
B2B | Business-to-business |
B2C | Business-to-consumer |
CFA | Committee on Fiscal Affairs |
CDS | Customs Declaration System |
CFC | Controlled foreign company/Società controllate estere |
CIT | Corporate income tax/Imposta su reddito delle società |
CPA | Cost-per-action |
CPC | Cost-per-click |
CPM | Cost-per-mille |
C2C | Consumer-to-consumer |
DDME | Data-Driven Marketing Economy |
EC | European Community/Comunità Europea |
GRT | Gross receipts tax/Tassa sui ricavi lorda |
HTML | Hypertext Markup Language |
HTTP | Hypertext Transfer Protocol |
IaaS | Infrastructure as a service |
ICT | Information and communication technology |
IMAP | Internet Message Access Protocol |
IP | Internet Protocol |
ISP | Internet service provider |
MLE | Multi-location enterprise/Impresa multiresidente |
MNE | Multinational enterprise/Impresa multinazionale |
NIST | National Institute of Standards and Technology |
OECD/OCSE | Organisation for Economic Co-operation and Development/Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo |
OTT | Over-the-top |
PE/SO | Permanent establishment/Stabile organizzazione |
POP | Post Office Protocol |
RFID | Radio Frequency Identification |
RKC | Revised Kyoto Convention |
SDK | Software development kits |
SME/PIM | Small and medium enterprise/Piccole e medie imprese |
SMTP | Simple Mail Transfer Protocol |
TAG | Technical Advisory Group |
TFDE | Task Force on the Digital Economy |
UCC | User created content |
UCR | Unique Consignment Reference Number |
UPU | Universal Postal Union |
VAT/IVA | Value added tax/Imposta sul valore aggiunto |
GST | Goods and services tax |
VLAN | Virtual local area network |
WCO | World Customs Organization’s |
WP | Working Party |
WT | Withholding tax/Ritenuta |
WTO | World Trade Organisation |
Xaas | X-as-a Service |
XML | Extensible Markup Language |