L’acronimo BEPS (Base Erosion & Profit Shifting) si riferisce alle strategie di pianificazione fiscale che sfruttano le lacune e discordanze nelle norme fiscali per spostare artificialmente i profitti in luoghi a bassa o nulla tassazione.
Se alcuni degli schemi utilizzati risultano essere illegali, la maggior parte di essi non lo sono formalmente. L’utilizzo di questi schemi mina la correttezza e l’integrità dei sistemi fiscali perché le imprese operanti su un livello multinazionale e/o transfrontaliero possono utilizzarli per ottenere un vantaggio competitivo sulle imprese che non adottano gli stessi, o altri, schemi di ottimizzazione fiscale. Inoltre, se i contribuenti percepiscono che le imprese multinazionali riescono legalmente ad evitare il pagamento delle imposte, questa circostanza può minare il rispetto delle norme e la compliance fiscale da parte di tutti i contribuenti.
Il pacchetto BEPS, rilasciato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), prevede 15 azioni che forniscano ai governi nazionali gli strumenti necessari per affrontare gli schemi di pianificazione fiscale delle imprese multinazionali. Questi paesi hanno ora gli strumenti per garantire che i profitti siano tassati laddove siano svolte le attività economiche che li generano e laddove si crei il valore.
Questi strumenti intendono anche dare maggiore certezza alle imprese, riducendo le dispute sull’applicazione delle norme fiscali internazionali.
L’OCSE ed i paesi del G20 insieme con i paesi in via di sviluppo che hanno partecipato allo sviluppo del pacchetto BEPS stanno creando un moderno quadro fiscale internazionale in base al quale i profitti sono tassati nel luogo in cui è svolta l’attività economica e dove si verifica la creazione del valore.