I risultati in queste tabelle sono sensibili ai pareri di un campione di funzionari delle amministrazioni fiscali e delle imprese. Non coprono tutti gli elementi possibili che potrebbero essere necessari per valutare appieno i modelli considerati. Pertanto, le informazioni che comportano e le valutazioni iniziali fatte non sono presentate come definitive o destinate ad esserlo.

Modello di riscossione tradizionale

GradoCommentoVantaggiSvantaggiSfide
NeutralitàBassoIl modello di riscossione tradizionale è generalmente combinato con una soglia di esenzione IVA/GST per le merci di scarso valore che crea rischi di distorsioni competitive sul mercato domestico.La neutralità sarà ad uno stato avanzato quando saranno messe in atto procedure di dichiarazione elettronica e di valutazione che consentano la rimozione dei regimi di esenzione IVA/GST ed una riscossione ragionevolmente efficiente dell’IVA/GST su queste importazioni.Le dichiarazioni elettroniche e le procedure di valutazione non sono generalmente attuate. In particolare il movimento dei beni di basso valore attraverso i servizi postali è ancora completamente cartaceo. Il modello di riscossione tradizionale è pertanto generalmente combinato con un soglia di esenzione IVA/GST per beni di basso valore che crea rischi di distorsioni competitive tra venditori domestici e non residenti.L’effetto distorsivo derivante dalle soglie di esenzione IVA/GST attuali è aumentato con lo sviluppo esponenziale del commercio elettronico. Lo sviluppo delle procedure di dichiarazione elettronica e di valutazione può consentire la rimozione dei regimi di esenzione IVA/GST, ma queste procedure non sono pratiche comuni. In particolare nell’ambiente postale, la transizione dalla carta a procedure elettroniche richiederà diversi anni.
Efficienza dell’adempimento e della gestioneBassoLe procedure basate su carta ed il trattamento separato di ogni singola spedizione creano notevoli costi amministrativi e di conformità. Lo sviluppo di procedure elettroniche può ridurre significativamente i costi amministrativi e di conformità e accelerare i processi doganali.L’attuale sviluppo dei sistemi di dichiarazione elettronica e di valutazione, in particolare nell’ambito dei vettori espressi, porta a procedure ragionevolmente efficaci in alcuni paesi/modelli di business (soprattutto quelli che si basano sui corrieri espressi per il trasporto/consegna dei beni di basso valore).In assenza di sistemi elettronici di trasmissione dei dati, la procedura di importazione richiede che ogni spedizione individuale sia fermata al confine per il controllo manuale dei debiti fiscali, con processi lenti e costosi. L’uso di intermediari per il completamento delle procedure e per il pagamento dell’IVA/GST al confine ha un costo per il fornitore/acquirente.L’efficienza dei processi potrebbe essere sfruttata dall’attuale approccio, in particolare per la spedizione importata tramite la posta internazionale. In particolare, gli operatori postali di alcuni paesi stanno lavorando insieme per adottare dichiarazioni elettroniche postali.
Certezza e semplicitàMedioI fornitori si trovano ad affrontare una serie di processi doganali diversi e soglie di esenzione di IVA/GST diverse a livello globale.Nell’ambiente dei vettori espressi esistono già servizi di conformità che aiutano i fornitori a far fronte ai diversi obblighi fiscali e doganali.Le informazioni preventive sulle merci sono limitate soprattutto nell’ambiente postale internazionale. Oneri imprevisti per l’acquirente quando le tasse e le imposte devono essere pagate al momento della consegna del bene generano il rifiuto della spedizione ed il possibile abbandono della merce. La mancanza di armonizzazione delle regole doganali e delle procedure in ciascuna giurisdizione crea incertezze per le parti interessate.Lo sviluppo coerente dei processi elettronici per migliorare il flusso di informazioni tra le parti interessate migliorerà la certezza e la semplicità dei processi doganali.
EfficaciaMedioLe soglie di esenzione IVA/GST per le importazioni di beni di basso valore possono essere ridotte o eliminate se vengono attuati processi elettronici appropriati e coerenti.Se i sistemi di dichiarazione elettronica e di valutazione saranno utilizzati in modo coerente e saranno garantiti adeguati flussi di dati, la capacità del sistema di riscuotere la giusta quantità di tasse nel giusto luogo sarebbe notevolmente migliorata.In mancanza di adeguati processi elettronici, l’efficienza dei costi delle procedure doganali tradizionali non consente di eliminare le soglie di esenzione IVA/GST.Le tecniche relative alla ricezione e allo scambio di informazioni tra le parti interessate stanno rapidamente evolvendo. Le autorità doganali e gli operatori postali devono spostarsi verso un uso più coerente delle nuove tecnologie.
EquitàBasso  Il modello di riscossione tradizionale è generalmente combinato con una soglia di esenzione IVA/GST per le merci di basso valore, che sono vulnerabili alle frodi di sottovalutazione o descrizione errata. È riconosciuto che tali rischi possono esistere anche In assenza di tali esenzioni.La cooperazione tra autorità doganali e fiscali e tra paesi può ridurre i rischi di non conformità.
FlessibilitàMedioLa flessibilità è migliorata nell’ambiente dei vettori espressi mentre i progressi sono ancora lontani nell’ambiente postale.I sistemi elettronici sviluppati da vettori espressi forniscono soluzioni flessibili.I processi basati su carta, spesso ancora applicati, non forniscono flessibilità.Le procedure elettroniche sono attualmente in fase di sviluppo a livello di Universal Postal Union (UPU), l’Organizzazione Mondiale delle Dogane (WCO) e l’Unione Europea (UE).

 Modello di riscossione dall’acquirente

GradoCommentoVantaggiSvantaggiSfide
NeutralitàBassoTeoricamente neutro, in quanto le vendite e le importazioni domestiche sarebbero soggette allo stesso livello di imposizione nel paese di consumo. In pratica, però, la non conformità può causare distorsioni nella giurisdizione dell’importazione. Le piccole imprese estere le cui vendite sarebbero soggette all’IVA/GST nella giurisdizione della destinazione potrebbero essere in uno svantaggio competitivo rispetto alle piccole imprese domestiche le cui vendite potrebbero essere esenti da IVA/GST.Il fornitore non avrebbe alcun obbligo IVA/GST nella giurisdizione dell’importazione.Può impedire agli acquirenti adempienti di acquistare dall’estero (se, ad esempio, devono presentare una dichiarazione IVA/GST per la liquidazione dell’imposta su ciascun acquisto). Può anche pregiudicare la competitività nazionale poiché può creare un incentivo per i clienti non adempienti all’acquisto dall’estero. 
Efficienza dell’adempimento e della gestioneBasso Minimi costi di adempimento per i fornitori non residenti.Questa opzione massimizza le sfide di conformità in quanto, teoricamente, l’intera popolazione residente è nell’ambito di questo approccio. Questo fornisce il maggior numero di punti di contatto di una qualsiasi delle proposte. L’implementazione di questa opzione richiederebbe significativi investimenti nei cambiamenti di sistemi e nei nuovi processi amministrativi nella maggior parte dei paesi. L’onere della conformità viene spostato sull’acquirente che generalmente non è adeguatamente preparato/attrezzato per questo.Sarebbe molto difficile, se non impossibile, per l’amministrazione fiscale gestire tale regime.
Certezza e semplicitàBasso  L’incertezza circa le procedure e la complessità per rispettare gli adempimenti può causare la mancata conformità con conseguenti perdite fiscali. È improbabile che i consumatori privati possano tenere traccia delle merci importate o essere consapevoli delle regole. 
EfficaciaBasso  La probabilità che l’acquirente autodichiari l’IVA/GST è molto bassa. La tassazione sarà applicata probabilmente in modo inconsistente (o non applicata del tutto) a causa della scarsa livello di conformità. La conformità è difficile, se non impossibile, da applicare in quanto l’intera popolazione è potenzialmente responsabile dell’IVA/GST. 
EquitàBasso  L’autodichiarazione creerebbe un onere amministrativo per il cliente. Il cliente può evitare facilmente la tassazione attraverso l’inadempimento. 
FlessibilitàBassoÈ difficile prevedere se un sistema elettronico di autodichiarazione consenta ai consumatori di rispettare i loro obblighi fiscali, garantendo una efficace riscossione dell’IVA/GST.   

Modello di riscossione dal fornitore

GradoCommentoVantaggiSvantaggiSfide
NeutralitàMedioPossono essere considerate misure per facilitare la conformità delle piccole e medie imprese. Le piccole e medie imprese estere che dovrebbero registrare l’IVA/GST nella giurisdizione di destinazione possono avere uno svantaggio competitivo rispetto alle piccole imprese domestiche che rimangono sotto la soglia di registrazione IVA/GST domestica.Può livellare il campo di gioco tra fornitori non residenti e fornitori nazionali (al di sopra della soglia di registrazione IVA/GST per le piccole imprese).Fa molto affidamento sull’adempimento dei fornitori. Dovrebbe pertanto essere combinato con una regola residuale basata sul modello di riscossione tradizionale: in caso di mancata conformità, l’IVA/GST all’importazione viene riscossa secondo il processo tradizionale. Ciò richiederebbe che le autorità operino in parallelo i due metodi (modello di riscossione dal fornitore + modello di riscossione tradizionale). 
Efficienza dell’adempimento e della gestioneBasso   Medio (con regimi semplificati) Sposta alcuni dei compiti di riscossione di IVA/GST dalle autorità doganali ai fornitori non residenti, che cercano soluzioni sempre più tecnologicamente avanzate per una riscossione veloce/efficiente e per il versamento dell’IVA/GST all’importazione. Sotto un modello opzionale di riscossione dal fornitore con procedure semplificata di registrazione e di adempimento, e di elaborazione fiscale rapida, solo il fornitore che decide di farlo dovrà registrare l’IVA/GST nel paese d’importazione. Questo crea un incentivo per i non residenti di optare per tale modello e di adeguarvisi. Uno schema di spedizioni di massa consentirebbe ai fornitori di presentare una sola dichiarazione di importazione per tutte le merci di basso valore spedite insieme (anziché per ogni elemento). Tutte le spedizioni sarebbero tassate anche se, tenute separatamente, sarebbero state inferiori alla soglia di esenzione. Il funzionamento di sistemi “one stop shop” in gruppi di paesi può ridurre ulteriormente i costi di conformità.Può comportare oneri notevoli per i fornitori non residenti di dover contabilizzare l’imposta in tutti i paesi in cui si esporta, in assenza di meccanismi di registrazione e di adempimento semplificati. Questo può creare un disincentivo per le piccole imprese di conformarsi. Alcuni fornitori potrebbero anche decidere di non fornire i mercati più piccoli. Per le autorità fiscali può comportare un  aumento significativo delle registrazioni e dei relativi costi (in particolare se estesi al pagamento dei dazi) e costi aggiuntivi per modificare le procedure doganali per rimuovere l’esenzione e, nel caso in cui tale regime venisse implementato, gestire l’elaborazione fiscale rapida e la ricezione di dati elettronici preventivi sull’importazione.L’onere di conformità di registrazione IVA/GST in ogni paese in cui esportano i fornitori dovrebbe essere ridotto. Ciò può essere ottenuto implementando regole semplificate di registrazione e di adempimento che consentano al fornitore di dichiarare e versare l’IVA/GST online nella giurisdizione dell’importazione. In pratica, l’IVA/GST potrebbe essere versata al momento del pagamento della merce (e quindi prima dell’importazione) o con una dichiarazione periodica. Potrebbe essere necessario modificare le regole relative al momento di esigibilità dell’IVA/GST, e potrebbe essere necessario attuare sistemi per identificare le spedizioni provenienti da fornitori registrati IVA/GST non residenti. I controlli doganali per la sicurezza continueranno ad applicarsi, anche in caso di le procedure semplificate IVA/GST.
Certezza e semplicitàMedio   Alto (con regimi semplificati) L’elaborazione fiscale rapida potrebbe incoraggiare il fornitore a registrarsi. I meccanismi di registrazione e di adempimento semplificati possono ridurre l’onere di conformità per il fornitore. Sotto lo schema delle spedizioni di massa, le spese di elaborazione sarebbero minimizzate.L’incertezza circa l’interazione con i diritti doganali/accise e le procedure, ad esempio le questioni giuridiche sulla definizione di “importatore”. Un meccanismo di adempimento semplificato può comportare notevoli modifiche ai sistemi. Elaborazione fiscale rapida facoltativa: le autorità doganali potrebbero aver bisogno di attuare modifiche ai sistemi per distinguere le merci soggette all’elaborazione fiscale rapida delle altre.L’esistenza di meccanismi di registrazione e di adempimento semplificati e l’elaborazione fiscale rapida non eliminerà i controlli in materia di sicurezza.
EfficaciaBasso   Medio (con regola residuale e miglioramento della cooperazione amministrativa)  Potrebbe non essere attraente (non efficace) per le imprese, senza un processo di elaborazione fiscale rapida. Questo approccio si basa sull’auto-adempimento da parte dei fornitori. In mancanza di una regola residuale, l’inadempimento potrebbe ridurre significativamente le entrate.Idealmente, le autorità fiscali dovrebbero ricevere in anticipo i dati elettronici delle spedizioni in base al regime semplificato di registrazione e di adempimento. L’efficacia sarà notevolmente influenzata dalla frequenza dei versamenti: istantanei/per singola transazione o consolidata/mensile/bimestrale?
EquitàMedio Potenziali sottovalutazioni e descrizioni errate possono essere minimizzate.Far rispettare gli adempimenti da parte di fornitori non residenti può rimanere una sfida in assenza di una maggiore cooperazione amministrativa internazionale.Poiché questo regime si basa sull’auto-adempimento dei fornitori, l’applicazione deve essere supportata da una robusta cooperazione amministrativa reciproca e da altri meccanismi di controllo.
FlessibilitàMedioUn sistema di riscossione dai fornitori si baserebbe necessariamente sugli sviluppi tecnologici.  La flessibilità potrebbe essere migliorata se i fornitori hanno la possibilità di scegliere tra una gamma di metodi alternativi.

Modello di riscossione dall’intermediario

GradoCommentoVantaggiSvantaggiSfide
NeutralitàMedio Livellerebbe il campo di gioco tra i fornitori domestici e non residenti (incluse le PMI) supponendo che gli intermediari dispongano delle informazioni necessarie per riscuotere e versare l’IVA/GST.Gli operatori postali non sono pronti per passare a questo modello di riscossione dell’IVA/GST sulle importazioni di merci a basso valore. La transizione verso l’elaborazione elettronica è in fase di preparazione, ma sarà attuata solo a medio(o addirittura lungo) termine. Gli intermediari finanziari non dispongono di informazioni pertinenti per la riscossione dell’IVA / GST. 
Efficienza dell’adempimento e della gestioneMedioUlteriori oneri sui vettori per gestire un sistema di riscossione e versamento di IVA/GST, ma la maggior parte dei sistemi di informazione esistono già per vettori espressi.Minimi oneri amministrativi per i fornitori in quanto questi vengono spostati sugli intermediari. Poiché è probabile che siano coinvolti solo un numero limitato di intermediari, questo modello è ampiamente efficace per l’amministrazione fiscale. Le entrate sono garantite tramite vettori espressi noti o operatori postali designati. Il meccanismo di adempimento semplificato può ridurre i costi di conformità per l’intermediario e rendere il sistema più accessibile alle PMI. I vettori espressi già utilizzano procedure elettroniche e potrebbero facilmente passare a questo modello di riscossione dell’IVA/GST sulle importazioni di merci a basso valore.L’ambiente dei servizi postali è ancora basato molto sul cartaceo e si affida ad  informazioni (spesso molto) limitate fornite dal fornitore. L’ambiente postale non è pronto per passare a questo modello di riscossione dell’IVA/GST sulle importazioni di merci a basso valore. Una transizione all’elaborazione elettronica è in fase di preparazione, ma sarà attuata solo nel medio (o addirittura lungo) termine. Le piattaforme di commercio elettronico trasparenti dovrebbero adeguare il loro processo di raccolta e verifica dei dati. La maggior parte degli intermediari finanziari non dispone di informazioni pertinenti per valutare e riscuotere l’IVA/GST. Le tasse aggiuntive addebitate dagli intermediari per la riscossione ed il versamento di IVA/GST possono aumentare il prezzo delle merci importate a basso valore. Queste commissioni, tuttavia, dovrebbero ridursi nel tempo parallelamente allo sviluppo del settore. Potrebbe esserci un costo per le autorità fiscali e doganali per adeguare i propri sistemi, anche se le amministrazioni potrebbero probabilmente sfruttare i sistemi già esistenti per elaborare elettronicamente le spedizioni importate tramite vettori espressi.Quando le piattaforme di commercio elettronico non hanno una presenza nel paese d’importazione, è necessario prendere in considerazione misure di valutazione del rischio e di semplificazione analoghe a quelle menzionate per il modello di raccolta di fornitori.
Certezza e semplicitàMedio   Alto per i vettori espressi   Basso per gli intermediari finanziari I vettori espressi hanno già sistemi per dichiarare/versare l’IVA/GST all’importazione. Alcune piattaforme di commercio elettronico già gestiscono programmi di conformità fiscale.Gli intermediari devono basarsi sulle informazioni fornite dai fornitori. L’ambiente dei servizi postali è ancora dipendente da informazioni (spesso molto) limitate fornite dal fornitore. Gli intermediari finanziari non hanno accesso alle informazioni necessarie sulla natura e sulla destinazione delle merci per valutare l’IVA/GST applicabile.Non possibile per gli intermediari finanziari tradizionali.
EfficaciaMedio   Alto per i vettori espressi   Basso per gli intermediari finanziari Le norme possono essere applicate sui trasportatori (vettori espressi, operatori postali) poiché l’amministrazione fiscale nel paese d’importazione è competente sul trasportatore. I vettori espressi già utilizzano procedure elettroniche e potrebbero facilmente passare a questo modello per riscuotere l’IVA/GST sulle importazioni di merci a basso valore. I processi elettronici supportano strategie di controllo più efficaci basate su un controllo assistito da computer utilizzando registrazioni elettroniche.L’amministrazione fiscale nel paese d’importazione non ha giurisdizione sull’intermediario, anche se l’assistenza reciproca potrebbe compensare questa mancanza. Gli intermediari finanziari non hanno accesso alle informazioni necessarie sulla natura e sulla destinazione delle merci per valutare l’IVA/GST applicabile. 
EquitàMedio Il potenziale di frode attraverso una falsa descrizione e/o una sottovalutazione si riduce se gli intermediari hanno accesso a informazioni affidabili (ciò non avviene per gli intermediari finanziari). I processi elettronici consentiranno il controllo assistito da computer utilizzando registrazioni elettroniche, riducendo il rischio di frodi e non conformità.L’ambiente dei servizi postali è ancora dipendente da informazioni (spesso molto) limitate fornite dal fornitore, che sono difficili, se non impossibili, da verificare a causa del processo di verifica manuale e cartaceo. Gli intermediari finanziari non dispongono delle informazioni appropriate sulla natura e sulla destinazione delle merci per valutare l’IVA/GST applicabile.Intermediari come i vettori espressi devono basarsi su informazioni fornite dai fornitori.
FlessibilitàMedioUn sistema di riscossione dagli intermediari dovrebbe necessariamente basarsi sugli sviluppi tecnologici. L’ambiente dei servizi postali è ancora molto basato su carta e affidato a (spesso molto) limitate informazioni fornite dal fornitore. L’ambiente postale non è pronto per passare a questo modello di riscossione dell’IVA/GST sulle importazioni di merci a basso valore. Una transizione verso l’elaborazione elettronica è in fase di preparazione, ma sarà attuata solo nel medio (o addirittura lungo) termine. Le piattaforme di commercio elettronico trasparenti dovrebbero adeguare il loro processo di raccolta e verifica dei dati. La maggior parte degli intermediari finanziari non dispone di informazioni pertinenti per valutare e riscuotere l’IVA / GST.